È stato nella terza tappa del Giro di Svizzera, quella che ieri ha portato i corridori a Grenchen, che Peter Sagan è riuscito a rompere il digiuno di vittorie stagionali. L'ex Campione del Mondo non vinceva dallo scorso settembre, quando si aggiudicò la classifica generale della corsa di casa, il Giro di Slovacchia. Da allora Sagan ha vissuto un lungo periodo di difficoltà, segnato dalla positività alla Covid-19, dagli strascichi della malattia e da una ripresa piena di incertezze che hanno condizionato pesantemente l'inizio della sua avventura nella Total Energies.

La squadra francese, che lo ha ingaggiato con un ricchissimo contratto, ha dovuto incassare una primavera in completo anonimato del suo nuovo campione, ma ha gestito la situazione con pazienza, aiutandolo a ritrovare piano piano la salute e la competitività.

Peter Sagan: 'Una pura preparazione per il Tour'

Dopo mesi di delusioni, ritiri e forfait, Peter Sagan è tornato finalmente al successo nella terza tappa del Giro di Svizzera, battendo allo sprint Coquard e Kristoff. Nelle prime due frazioni, il campione slovacco non aveva destato una buona impressione, arrivando sempre nelle retrovie. Il corridore della Total sapeva però di potersi giocare delle chance in questa terza giornata di corsa, la più semplice di tutto il Giro di Svizzera, ed ha concentrato qui tutte le sue energie.

"Il mio Ds mi ha detto che questa sarebbe stata la mia unica occasione al Giro di Svizzera e allora abbiamo deciso di provarci" ha dichiarato Peter Sagan al termine della corsa. "Questa corsa è di pura preparazione al Tour de France. Posso anche stare tranquillo tutto il giorno e pedalare, ma non ha senso, non è per questo che sono venuto qui" ha continuato il campione della Total Energies.

'Non riuscivo a riprendermi'

Peter Sagan ha raccontato quanto sia stato difficile mettersi alle spalle le conseguenze della Covid. "La primavera è stata terribile, ho combattuto con il mio corpo. Ho sentito dei dolori alle gambe a cui non ero abituato, non riuscivo a riprendermi" ha spiegato il tre volte iridato.

I problemi di Sagan sono stati ben evidenti nella campagna di classiche primaverili, un periodo della stagione in cui di solito è grande protagonista e che invece quest'anno lo ha visto rinunciare alle corse più importanti e ripiegare su un programma secondario.

Il corridore della Total non è riuscito ugualmente a risolvere i suoi problemi, inanellando ritiri e risultati deludenti fino alla decisione di fermarsi per un paio di mesi.

"È stato difficile riprendere il ritmo di corsa dopo la malattia. Non riuscivo a concludere le tappe pianeggianti, non è normale. La squadra ha continuato a sostenermi anche nei momenti difficili, i giornalisti invece scrivono non so cosa. Nessun problema, è il loro lavoro, ma sono ancora vivo e lo dimostrerò di nuovo" ha promesso Sagan.