Si preannuncia come un Tadej Pogačar contro tutti il tema tattico del Tour de France che inizia domani, venerdì 1° luglio, da Copenaghen. Il vincitore delle ultime due edizioni è considerato da tutti come il dominatore annunciato, a cui solo un episodio negativo potrebbe togliere la terza vittoria consecutiva. Nelle rituali conferenze stampa della vigilia, Pogačar è apparso sereno come sempre e dalle sue parole è sembrata emergere più preoccupazione per i tanti casi di Covid che si sono registrati nelle giornate di avvicinamento al Tour, che per la corsa in sé.

Pogačar: ‘La forma è buona’

Tadej Pogačar è apparso in grandi condizioni al Giro di Slovenia, nella sua ultima apparizione prima del via del Tour de France. Il campione della UAE Emirates ha parlato con grande sicurezza del lavoro svolto e della fase di avvicinamento al Tour, dicendosi convinto di poter raggiungere lo stesso livello che gli ha permesso di sbaragliare la concorrenza un anno fa. “Sono entusiasta di essere al via del Tour. Come in tutte le altre gare voglio fare del mio meglio. È l’evento più grande, sono felice di esserci e di lottare per la vittoria” ha dichiarato Pogačar, aggiungendo che “la preparazione è stata buona”.

Il campione sloveno ha messo in guardia gli avversari per la maglia gialla.

“Sono stato in quota, poi al Giro di Slovenia, quindi ancora in quota. Penso che la forma sia buona. I dati sono buoni. Rispetto all’anno scorso non ci sono differenze. Forse sono ancora più fiducioso, perché sto migliorando ogni anno, sto acquisendo esperienza. Vedremo in corsa, non si sa mai cosa può succedere, basta una brutta giornata, quindi penseremo giorno dopo giorno” ha commentato Pogačar.

‘Prima settimana complicata’

Il campione in carica ha spiegato di voler superare la prima parte del Tour de France senza intoppi. La corsa affronterà diverse tappe insidiose e nervose, in cui episodi particolari, cadute e incidenti saranno all’ordine del giorno.

“È una prima settimana complicata. Tanta pianura, vento laterale, il pavé. Ma se siamo tutt’uno con la squadra siamo molto forti. Non dobbiamo essere aggressivi o difensivi, dobbiamo farlo e basta, stare davanti al gruppo e lottare per tenere le nostre posizioni” ha commentato Tadej Pogačar, che poi ha parlato con una certa apprensione del Covid, che ha costretto diversi corridori a dare forfait a questo Tour de France. “È un po’ preoccupante, spero che ora che siamo qui rimarremo nella bolla sanitaria il più possibile e che si possa sopravvivere senza più caso positivi” si è augurato Pogačar.

Il campione sloveno ha affidato le sue sensazioni di inizio Tour de France anche ad alcuni post sui suoi spazi social.

Su Twitter ha pubblicato alcune foto che lo ritraggono da bambino in sella alle sue prime biciclette, quando i trionfi del Tour erano un sogno al pari di quelli di tanti altri coetanei.

Su Instagram, invece, Pogačar ha parlato di una vicenda privata che lo tormenta da molti mesi. Il campione della UAE ha pubblicato la foto della cuginetta Julija che è scomparsa dallo scorso novembre. La ragazzina sarebbe stata rapita dalla madre, che si sta separando dal padre, Peter Pogačar.