Primož Roglič ha vissuto un avvio di Tour de France davvero diverso da quello che si augurava. Il campione della Jumbo-Visma ha accumulato già un pesante ritardo a causa della tappa che affrontava il pavé, in cui è caduto affrontando uno spartitraffico. Roglič ha rischiato di finire rovinosamente a terra anche nella frazione successiva, quella che ieri, 7 luglio, ha portato il gruppo a Longwy e che ha visto il successo di Tadej Pogačar. Il corridore sloveno si è salvato miracolosamente dopo un contatto con un altro corridore, ma ha innescato uno sbandamento che ha finito per far cadere Kobe Goossens e Reinardt Janse van Rensburg.

Schachmann: 'Vuole passare dove non c'è spazio'

L’episodio incriminato è avvenuto a circa 13 chilometri dal traguardo di Longwy, sede d’arrivo della sesta tappa del Tour de France. In un tratto di discesa, Roglič è entrato in contatto con un altro corridore, forse per un tentativo di sorpasso un po’ azzardato. Nonostante la sbandata, lo sloveno è rimasto in piedi, ma dietro di lui altri corridori sono caduti pesantemente, finendo anche fuori strada. Particolarmente preoccupante è apparsa la situazione del sudafricano Reinardt Janse van Rensburg. Il corridore della Lotto Soudal è volato in un prato a destra della carreggiata ed ha faticato non poco a rialzarsi.

Al termine della corsa, il corridore della Bora-hansgrohe, Max Schachmann, ha lanciato una pesante accusa verso Primož Roglič, ritenendolo responsabile di questo incidente e parlando di altri episodi simili avvenuti in passato.

“Roglič ha provocato di nuovo questa caduta perché vuole passare in un posto dove non c’è spazio” ha dichiarato Schachmann alla tv tedesca ARD.

'Roglič è un pericolo'

Schachmann ha coinvolto tutta la Jumbo-Visma nel suo attacco.

Il tedesco ha raccontato che i corridori del team olandese hanno un modo di stare in gruppo molto aggressivo e pericoloso per gli altri, alimentando le voci di un certo malessere generale verso i Jumbo.

“I Jumbo-Visma guidano come dei matti. Roglič è un pericolo per tutti gli altri corridori e questo è del tutto senza senso dal mio punto di vista.

Se in quel momento non c’è spazio, non c’è spazio. Devi accettare che per una volta non sei nelle prime posizioni del gruppo” ha accusato Schachmann, aggiungendo che “Roglič è stato molto fortunato a non essere caduto personalmente”.

Per fortuna tutti i corridori coinvolti nella caduta innescata da Roglič sono riusciti a ripartire ed hanno concluso regolarmente la corsa. Van Rensburg è stato tra gli ultimi ad arrivare, con quasi un quarto d’ora di ritardo, ma stamani è riuscito a ripartire nella settima tappa e a continuare il suo Tour de France.