L'arrivo della settima tappa del Tour de France, quella che ha portato il gruppo in cima alla salita di Planche des Belles Filles, ha riservato un finale emozionante con la sfida diretta tra Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar, che è riuscito a vincere ancora una volta. Poco dietro ai due grandi protagonisti, ha destato grande curiosità l'arrivo di Louis Meintjes, il corridore sudafricano della Intermarchè Wanty Gobert. Meintjes ha concluso al sedicesimo posto a 51'' dal vincitore, ma ad attirare l'attenzione del pubblico non è stato tanto il risultato, quanto il fatto che abbia tagliato il traguardo correndo a piedi e spingendo la bicicletta.

Meintjes: 'Ho pensato che avrei fatto prima a piedi'

Dopo la conclusione della corsa, lo scalatore della Intermarchè ha raccontato quello che gli è successo sulla salita finale. Meintjes è arrivato all'ultimo chilometro, quello in sterrato, in coda al gruppo di testa, poi è rimasto staccato. Nel tratto più veloce di quest'ultima parte di scalata ha inserito un rapporto più lungo, ma quando è arrivato sulla rampa finale non è più riuscito ad azionare il cambio, che è rimasto bloccato.

Meintjes si è così trovato ad affrontare il muro conclusivo, con pendenze sul 20%, con un rapporto decisamente sbagliato e impossibile da spingere. Il sudafricano è così sceso dalla sua bicicletta Cube, ed anzichè attendere l'ammiraglia, ha continuato correndo a piedi, raggiungendo il traguardo ormai vicino.

"Forse della ghiaia è rimasta bloccata nel deragliatore e il cambio è entrato in modalità crash. In quel momento avevo bisogna di un rapporto diverso, perchè la salita è molto ripida. Ho provato a cambiare, ma non potevo fare nulla e ho pensato che avrei fatto prima a correre a piedi" ha spiegato il corridore della intermarchè.

'Se dovessi lamentarmi lo farei del pavè'

Louis Meintjes ha fatto anche un po' di ironia sulla sua disavventura, ricordando quanto successo a Chris Froome qualche anno fa sul Mont Ventoux. Anche il campione della Sky fu costretto a correre a piedi dopo un incidente che mise fuori uso la sua bici, regalando un momento che è entrato nella storia del Tour de France e del Ciclismo.

"Si, noi africani amiamo correre" ha riso lo scalatore della Intermarchè. "Alla fine ho corso per 50 o 60 metri. È stata dura perchè stavo anche perdendo una scarpa" ha aggiunto Meintjes, al quale è stato chiesto un parere sull'inserimento dello sterrato nelle corse del ciclismo su strada.

"Secondo me ci sono molte cose inutili: tappe piatte, volate. Quindi suppongo che lo sterrato sia solo una parte delle corse. Oggi non è stata così male in realtà. È un po' di sterrato ala fine della corsa e la rende più speciale. Se dovessi lamentarmi lo farei più del pavè" ha dichiarato Meintjes.