È stato spettacolo puro, con prestazioni di livello stellare anche nella 18ª tappa del Tour de France. L’arrivo in salita a Hautacam, nell’ultima tappa di montagna, ha consacrato Jonas Vingegaard come lo scalatore più forte della corsa e padrone assoluto della maglia gialla. Il danese della Jumbo-Visma ha staccato Tadej Pogačar per la seconda volta in questo Tour, dimostrando che attualmente ha qualcosa in più del fuoriclasse sloveno sulle grandi salite. Dopo aver respinto gli attacchi del campione in carica sul Col de Spandelles, Vingegaard è passato al contrattacco sull’ascesa finale, riuscendo a fare il vuoto e mettendo il sigillo sulla vittoria finale del Tour de France.

Ciclismo, quasi due minuti in più di Riis

Il campione della Jumbo-Visma ha ora un vantaggio di 3’24’’ su Pogačar, quando alla fine mancano solo due tappe facili intramezzate da una cronometro di 40 chilometri. Il distacco, ma anche la dimostrazione di superiorità e di freschezza vista in queste ultime tappe, mettono ormai al sicuro la vittoria di Vingegaard.

A conferma dello stato di grazia dello scalatore danese sono i dati emersi dall’analisi della scalata finale ad Hautacam. Vingegaard ha percorso la salita pirenaica in 36’31’’, contro i 37’33 impiegati da Pogačar e i 38’56’’ di Gaudu.

Il tempo di scalata di Vingegaard è stato decisamente inferiore rispetto a quello segnato da Vincenzo Nibali nella vittoriosa tappa del Tour de France 2014. Il campione siciliano impiegò 37’21’’ per completare l’ascesa ad Hautacam. Il record di scalata a questa salita, che misura 13,2 chilometri e ha una pendenza media dell’8%, resta quello di Bjarne Riis nell’edizione ’96, segnato però in un Ciclismo molto diverso e senza gli attuali controlli antidoping e il passaporto biologico.

Il tempo segnato da Riis fu comunque di 34’40’’.

‘Ci sono ancora delle tappe’

Nelle sue prime dichiarazioni del dopo corsa, Jonas Vingegaard ha mantenuto il profilo basso e umile che lo contraddistingue dal suo arrivo nel grande ciclismo.

“È incredibile, stamani ho detto alla mia compagna e a mia figlia che volevo vincere il Tour de France per loro. Sono orgoglioso di aver vinto per loro. È stato terribilmente difficile” ha dichiarato la maglia gialla, che non si è lasciato andare a festeggiamenti e resta pienamente concentrato sulla corsa anche ora che le tappe di montagna sono finite.

“Sono felice di aver vinto la tappa. Resta ancora qualche giorno. Devo ringraziare i miei compagni. Van Aert ha fatto staccare Pogačar, Kuss è stato incredibile, così come Benoot e Laporte. Ma non voglio ancora parlare della vittoria finale” ha commentato Vingegaard, che ha parlato brevemente della caduta di Pogačar e del suo gesto di fairplay nella discesa dal col de Spandelles. “Ha sbagliato una curva ed è finito nella ghiaia. L’ho aspettato: l’aspetto umano è più importante della corsa” ha dichiarato la maglia gialla.