All'ultimo appuntamento con le montagne, il Tour de France ha regalato un'altra giornata di grande Ciclismo, con emozioni e spettacolo a non finire. Tadej Pogacar ha giocato le sue ultime carte per cercare di ribaltare la corsa attaccando a ripetizione sul Col de Spandelles, ma non ha scalfito le certezze della maglia gialla Jonas Vingegaard. I due sono stati poi protagonisti di una discesa da brividi, finchè sulla salita finale verso Hautacam il danese ha fatto il vuoto, spinto dal solito Wout van Aert, anche oggi interprete di una corsa straripante anche se un tatticamente un po' audace.

Vingegaard è così andato a mettere il sigillo finale sulla sua vittoria in questo Tour de France, conquistando la tappa con più di un minuto di vantaggio su Pogacar, che ora è 3'26'' in classifica generale.

Tour de France, ultima giornata sui Pirenei

Per la sua diciottesima tappa, il Tour de France ha proposto l'ultimo confronto con l'alta montagna, la chiusura del trittico pirenaico con l'arrivo in quota ad Hautacam, preceduto da altri due grandi salite, Aubisque e Spandelles. La corsa è partita senza Froome e Caruso, risultati positivi al Covid e costretti al ritiro.

L'avvio della tappa è stato caratterizzato da una girandola di scatti che hanno portato diverse decine di corridori ad avvantaggiarsi sul gruppo della maglia gialla. La situazione ha cominciato ad assestarsi salendo sull'Aubisque, quando si è delineato al comando un folto gruppo comprendente il solito Van Aert, oltre a due corridori della top ten della classifica come Lutsenko e Mas, ed anche Ciccone, Pinot, Martinez, Teuns e Jungels.

Più dietro, anche Mentjes si è avvantaggiato inserendosi in un altro gruppetto rimasto a metà strada tra i fuggitivi e il plotoncino della maglia gialla, già molto ridotto.

Ciccone è passato per primo sull'Aubisque, ma nella seconda parte della tappa non è riuscito a rimanere nel vivo della corsa ed alimentare le speranze nella caccia alla maglia a pois.

La corsa è poi cambiata decisamente nella seconda salita, il Col de Spandelles, dove Tadej Pogacar ha chiesto uno sforzo a McNulty per poi iniziare un'entusiasmante serie di attacchi. Jonas Vingegaard ha però reagito brillantemente ai numerosi scatti dello sloveno, che poi ha provato ad imporre un passo forte e continuo, ma sempre senza scalfire le sicurezze della maglia gialla.

Fair play tra Vingegaard e Pogacar

Pogacar e Vingegaard hanno così disperso tutti gli avversari sulla salita di Spandelles, dimostrando ancora una volta di essere di un'altra categoria rispetto agli altri, ma la discesa ha rimescolato nuovamente le carte. Prima Vingegaard ha controllato in extremis una pericolosa sbandata, poi Pogacar è caduto dopo aver allargato una curva.

Il danese non ha approfittato della situazione e con grande fair play ha atteso il rivale.

Questo ha dato modo a Geraint Thomas, Kuss e Meintjes di rientrare, ma anche di riguadagnare terreno alla fuga iniziale, oramai composta dai soli Pinot, Martinez e Van Aert. Il belga in verde ha dato l'impressione di voler correre per la vittoria di tappa, in un'interpretazione tattica un po' spregiudicata da parte della Jumbo Visma. Sulla salita finale Kuss ha ripreso il comando delle operazioni, rimettendo in chiaro le gerarchie già ben delineate, con Thomas che ha riperso contatto ed ha finito per essere raggiunto dalla solita rimonta di Gaudu.

Dopo aver cercato di staccare Pinot e Martinez, van Aert si è visto raggiungere dal gruppetto della maglia gialla e ha messo a disposizione di Vingegaard il suo enorme potenziale. Il belga ha imposto una nuova accelerata che ha messo KO Pogacar, costretto a cedere. Vingegaard ha allora rilanciato per isolarsi al comando e imporre la legge del più forte scalatore di questo Tour de France.

Il danese della Jumbo ha chiuso da trionfatore, con Pogacar che ha accumulato 1'04'' di ritardo e ha dovuto salutare le ultime speranze di ribaltare la situazione.

Thomas ha consolidato il terzo gradino del podio con la sua solita corsa di sostanza, ben lontano dai primi due ma decisamente davanti a tutti gli altri. Il gallese è arrivato a 2'54'', appena davanti a Gaudu, che con una bella salita finale ha staccato e scavalcato in classifica generale Nairo Quintana, oggi un po' sottotono.

La classifica vede ora Jonas Vingegaard ormai certo della vittoria finale. Il danese della Jumbo ha 3'26'' su Pogacar e ben 8'' su Thomas, mentre Gaudu è quarto a 11'05''.