Remco Evenepoel ha assestato un'altra decisa spallata ai rivali nella nona tappa della Vuelta Espana, quella che il 28 agosto ha portato i corridori al durissimo arrivo in salita a Les Praeres. Finora, il giovane belga della Quickstep, ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto alla concorrenza, conquistando la maglia rossa con una serie di prestazioni sensazionali in montagna. Su tutte le salite fin qui affrontate, Evenepoel ha preso il comando delle operazioni, imponendo un passo insostenibile. A Pico Jano e Collau Fancuaya, i primi due arrivi in quota della corsa, Enric Mas è riuscito a rimanere agganciato al belga, mentre Roglic solo nel secondo caso ha tenuto testa alla maglia rossa.

Remco Evenepoel, battuto il tempo di Yates

Remco Evenepoel era atteso alla riprova nella tappa di ieri, quella di Les Praeres, una salita molto diversa da quelle precedenti e più adatta a corridori esplosivi che a passisti come lui. Invece, il corridore della Quickstep, è stato ancora più dominante che nelle altre tappe, ed appena la strada ha cominciato a proporre pendenze in doppia cifra, ha staccato tutti gli avversari diretti. Evenepoel è salito con un passo regolare, ma indiavolato, ed ha scavato un solco vistoso su tutti gli avversari, rafforzando in modo deciso la sua maglia rossa.

Il livello della prestazione di Evenepoel si può apprezzare anche dai numeri della sua scalata a Les Praeres.

La salita finale misurava 3,77 chilometri con una pendenza media del 13,29%, dati da vero e proprio muro. Il belga ha battuto di 16'' il record di scalata che era stato stabilito nella Vuelta 2018 da Simon Yates. Il leader della classifica ha impiegato 15'06'' per completare l'ascesa, con una velocità media di 14,98 chilometri orari.

Particolarmente alto è il dato della VAM, la Velocità Ascensionale Media. Evenepoel ha sfiorato i 2000, fermandosi a 1991. La lunghezza limitata della salita e le pendenze così estreme sono i motivi che hanno fatto innalzare a questi livelli la VAM, che di solito si attesta al massimo intorno ai 1700 - 1800 per scalate di circa un'ora.

'Volevamo lasciare la tappa alla fuga'

Nel dopo corsa, Remco Evenepoel ha spiegato che la tattica pianificata dalla squadra prevedeva di non inseguire la fuga e non cercare la vittoria di giornata. "Volevamo lasciare i fuggitivi a giocarsi la tappa, perché è meglio se prendono loro gli abbuoni. È stato perfetto che abbiano conquistato la tappa, stava a me guadagnare del tempo. Avevo le gambe per andare a tutta e sono contento di quello che abbiamo mostrato come squadra" ha commentato Evenepoel, che si è detto più che pronto ad affrontare la cronometro con cui la Vuelta ripartirà martedì 30 agosto.

"Voglio godermi la cronometro con la mia maglia rossa, è un sogno che si avvera. Conosco il percorso e so cosa aspettarmi. Ci sarà anche la mia famiglia, darò tutto" ha promesso Remco Evenepeol.