È passato più di un mese dall'evento, ma la Maratona delle Dolomiti continua a far discutere nel mondo del ciclismo. La Maratona è una delle più note e classiche granfondo d'Italia, una gara cicloamatoriale in cui si mescola la sana voglia di pedalare di migliaia di appassionati con l'agonismo, a volte un po' esasperato, di qualcuno che si dedica a questa attività quasi come se fosse un professionista. La Granfondo di Corvara si è svolta lo scorso 3 luglio ed è finita tra le polemiche per i sospetti piovuti addosso al vincitore Stefano Stagni, 27enne tesserato per la Faenza Factory Racing.

Stagni è stato accusato di aver corso e vinto la Granfondo con una bici truccata con un motorino elettrico.

Ciclismo, il movimento sul manubrio nel finale della Maratona delle Dolomiti

Le accuse non sono basate in realtà su nessuna prova concreta, visto che la bicicletta non è stata esaminata nel dopo corsa. I sospetti sono nati per uno strano movimento fatto da Stagni nel finale della corsa, ripreso dalle telecamere Rai che trasmettevano la Maratona delle Dolomiti in diretta. Nel video si vede il corridore che armeggia sul manubrio, sui comandi del cambio, e questo ha fatto pensare alla ricerca di un comando per azionare il motorino elettrico in quella fase di gara.

Stagni ha replicato a queste accuse dalle pagine del Corriere della Sera, ammettendo però che il suo gesto può trarre in inganno.

"Se guardassi il video da utente esterno direi sì, questo tipo ha barato" ha risposto il vincitore della Maratona, che però ha spiegato quel movimento "è stato un gesto nervoso, un automatismo della mano".

'Colpito da haters e colleghi invidiosi'

A mettere degli ulteriori dubbi sull'autenticità della prestazione di Stefano Stagni è stato Strava, il servizio usato da milioni di ciclisti di tutto il mondo, dai campioni del professionismo ai comuni pedalatori, per tracciare e condividere i dati dei propri allenamenti.

Strava ha rifiutato il file che Stagni ha registrato durante la sua pedalata vittoriosa alla Maratona delle Dolomiti. "Le performance di questo atleta sono ritenute improbabili dal sistema e dagli utenti" hanno spiegato da Strava per motivare la cancellazione del file. A portare a questa decisione potrebbe essere qualche segmento di corsa pedalato a velocità ritenute troppo alte e inverosimili da raggiungere senza un ausilio esterno, ma Stagni ritiene che siano state le segnalazioni di altri ciclisti a portare a questo blocco.

"Hanno ricevuto 600 segnalazioni di irregolarità e lo hanno bloccato di default. È un attacco di haters e colleghi invidiosi" si è difeso il vincitore della Maratona delle Dolomiti.