La stagione del ciclismo professionistico è partita a tutti gli effetti anche in Europa. Dopo la Clàssica Comunitat Valenciana di domenica scorsa, in Spagna è iniziata da oggi la Challenge Mallorca, tradizionale corsa in cinque prove che segna il debutto di tanti campioni. La Challenge prevede cinque diverse gare in cui i team al via possono ruotare gli schieramenti dei corridori, una formula che si è rivelata vincente per una corsa di inizio stagione. L'avvio è stato oggi con il Trofeo Calvià, 150 chilometri costellati da brevi salite e saliscendi.

La corsa ha regalato un finale incertissimo, con tre fuggitivi che hanno rischiato di essere raggiunti dal gruppo inseguitore nelle ultime pedalate. Alla fine però i battistrada sono riusciti a giocarsi il successo tra di loro e a spuntarla è stato l'ex campione del mondo Rui Costa.

Ciclismo, subito ritirati Wellens e McNulty

Contrariamente a quanto accaduto negli ultimi anni, la Challenge Mallorca si è aperta in una giornata particolarmente fredda e un po' umida. Il Trofeo Calvià ha proposto un tracciato molto tecnico e articolato, con cinque Gpm e tanti altri saliscendi e tratti tortuosi.

Già nelle fasi centrali la corsa ha vissuto dei momenti decisivi. La UAE Emirates, che si presentava al via come formazione di riferimento insieme alla Soudal - Quick-Step, ha perso ben quattro dei suoi corridori per delle cadute. Sia Tim Wellens che Brandon McNulty, già vittoriosi su queste strade negli anni scorsi, sono stati costretti al ritiro e la stessa sorte è toccata anche a Bjerg e Oliveira.

Questo episodio ha messo la corsa nelle mani della Soudal - Quick-Step, che è riuscita a provocare una netta selezione nella fase centrale e portare via dal gruppo un drappello di una decina di unità. Tra questi, oltre a Rui Costa, Zingle e Zwiehoff, anche ben quattro uomini del team belga: Julian Alaphilippe, Andrea Bagioli, Louis Vervaeke e Casper Pedersen.

Soudal in forze, ma vince Rui Costa

La Soudal ha però gestito in modo un po' strano l'ultima parte della corsa. Vervaeke, probabilmente il più debole del quartetto, è andato all'attacco insieme a Rui Costa, riuscendo a riportarsi sugli ultimi reduci di una fuga partita all'inizio della corsa, Eenkhoorn e Healy. Sull'ultima salita, a una quindicina di chilometri dall'arrivo, Vervaeke ha provato ad andarsene tutto solo, ma la sua azione si è presto spenta. Rui Costa ed Ealy sono riusciti a raggiungerlo al termine della successiva discesa, e così la Soudal ha dovuto cercare una soluzione alternativa. Vervaeke è rimasto passivo dietro ai due compagni di fuga, mentre Alaphilippe e Bagioli si sono sacrificati per provare la rimonta e lanciare lo sprint di Casper Pedersen.

Il finale è stato incertissimo. Il terzetto al comando è stato sul punto di essere raggiunto all'ultimo chilometro, ma qui Healy ha deciso di salvare almeno un piazzamento sul podio e tirare gli altri due verso il traguardo. Vervaeke è poi partito nel suo sprint, ma si è visto rimontare da Rui Costa, che è andato a vincere sul belga della Soudal - Quick-Step.

Healy ha conquistato il suo meritato podio dopo una corsa passata tutta in fuga, mentre Casper Pedersen ha battuto facilmente il gruppetto inseguitore per il quarto posto, un risultato che ha lasciato un po' di amarezza alla Soudal.