La scalata a Jebel Hafeet ha fatto calare ieri il sipario sull'UAE Tour, la corsa emiratina dominata per il resto dagli sprint di gruppo e dal vento. La settima e ultima tappa della corsa si è risolta con l'atteso confronto diretto tra il campione del mondo e leader della classifica generale Remco Evenepoel e Adam Yates, capitano della UAE. Yates è però arrivato a questa frazione decisiva con più di un minuto di ritardo, un passivo accumulato già nella giornata d'apertura a causa di un ventaglio. Sulla salita finale di quest'ultima tappa, lo scalatore britannico ha cercato il tutto per tutto, attaccando a tre chilometri dalla vetta per cercare di ribaltare la situazione e strappare la maglia a Evenepoel.

Remco Evenepoel: 'Siamo andati a tutta'

Yates è riuscito a staccare il campione del mondo, che però dopo un momento di difficoltà ha ripreso a pedalare a buon ritmo e ha contenuto nei minimi termini il passivo, appena una decina di secondi. Sul traguardo Jebel Hafeet, Yates ha conquistato il successo di tappa, mentre Evenepoel si è proclamato vincitore della classifica generale dell'UAE Tour.

Dopo l'arrivo Remco Evenepoel si è lasciato andare a terra, stravolto dalla fatica. I dati della scalata hanno confermato quanto siano saliti forte i primi due, ancora meglio rispetto ai tempi record fatti segnare su questa stessa salita da Tadej Pogačar negli anni scorsi. "Siamo andati a tutta dall'inizio della salita fino all'arrivo, pazzesco.

Dopo i primi due chilometri ho guardato il misuratore di potenza: avevamo fatto più di 500 watt per tre minuti", ha dichiarato Remco Evenepoel nel dopo tappa.

'Ho avuto un momento di panico'

Dopo aver rifiatato, il campione del mondo ha analizzato meglio la sua scalata. Evenepoel ha detto di aver esagerato un po' quando ha visto che Plapp e Bilbao, i due corridori che lo seguivano nella classifica generale, stavano perdendo contatto.

"Ho fatto un errore, dopo il primo scatto di Yates ho visto che Bilbao e Plapp si sono staccati e ho corso con troppa foga. Ho pensato che più guadagnavo su loro due e meglio era", ha dichiarato il corridore belga, che però dopo questo sforzo ha un po' sofferto sul nuovo cambio di ritmo imposto da Adam Yates a tre chilometri dall'arrivo.

"Il mio obiettivo era la classifica generale, quello di Yates la vittoria di tappa. Lui però puntava segretamente anche alla classifica e quando ho visto che guadagnava terreno ho avuto un momento di panico, ma si è sopravvalutato", ha dichiarato Evenepoel, facendo anche un po' di polemica per la presenza delle moto, secondo lui troppo vicine a Yates: "Nell'ultimo chilometro ho recuperato su di lui, anche se lui aveva due moto davanti. Sarebbe piaciuto anche a me averle".

Il campione del mondo farà ora una pausa dalle corse per spostare sul Teide, dove svolgerà un periodo di allenamenti in altura. "Non sono ancora al massimo del mio potenziale, devo ancora allenarmi in altura e perdere qualche chilo. Ma i miei wattaggi qui erano molto alti, potrei anche essere in vantaggio in vista del Giro d'Italia", ha concluso Evenepoel, che tornerà a correre alla Volta Ciclista a Catalunya dal 20 di marzo.