La Parigi-Roubaix di domenica scorsa, vinta da Mathieu Van der Poel, è stata segnata da un'innumerevole serie di incidenti, alcuni anche con gravi conseguenze. L'attraversamento della Foresta di Arenberg, punto iconico e sempre pericoloso della classica del pavè, ha visto tanti corridori finire a terra od essere costretti a fermarsi, spesso anche a causa di forature. Anche altri passaggi hanno messo a dura prova biciclette e corridori, in una corsa che è diventata ad eliminazione. Nella Parigi Roubaix, in cui si pedala per più di 50 chilometri sul pavè, bucare una gomma è un inconveniente sempre dietro l'angolo, ma negli ultimi anni l'introduzione dei tubeless ha portato ad un'evoluzione delle conseguenze di questo banale problema.

Ciclismo, l'avvento dei tubeless alla Roubaix

Parlando a un podcast in compagnia del compagno di squadra Geraint Thomas, il corridore della Ineos Luke Rowe, uno dei più esperti specialisti delle classiche del nord, ha spiegato che questa eccezionale serie di incidenti è stata provocata in buona parte dall'uso dei tubeless. Si tratta di pneumatici senza camera d'aria, che non sono completamente chiusi come i tubolari, ma vengono incastrati nel cerchio.

Il problema dei tubeless è che, non essendo incollati al cerchio, possono staccarsi in caso di foratura molto netta, rendendo incontrollabile la bici. Proprio questo è successo ad uno dei corridori che era nel gruppetto di testa durante il passaggio nella Foresta di Arenberg.

All'australiano Derek Gee è letteralmente esplosa la gomma anteriore. Il tubeless è uscito dalla sua sede, e il corridore si è miracolosamente salvato da una rovinosa caduta. Gee era al comando della corsa e il suo incidente è stato ben documentato dalla tv, ma nelle retrovie diversi altri corridori hanno avuto problemi simili.

"La mia teoria sugli incidenti della Roubaix è che oggi tutto corrono con i tubeless. L'anno scorso era metà gruppo ad usarli, prima quasi nessuno. Quando fori con i tubeless perdi tutta la pressione di colpo", ha dichiarato Luke Rowe, aggiungendo che la Ineos usa degli inserti dentro i tubeless per prevenire questi incidenti.

Luke Rowe: 'Con gli inserti si perdono due o tre watt'

"Così si garantisce che i tubeless mantengano la loro forma in caso di incidenti, in questo modo non finisci direttamente sul cerchio", ha spiegato il corridore britannico.

Luke Rowe ritiene che molte squadre non utilizzino gli inserti nei loro tubeless per migliorarne la scorrevolezza, mettendo però a repentaglio la sicurezza dei corridori. "Con quegli inserti si perdono due o tre watt. Molti sono così fanatici che corrono senza. Quindi hai due o tre watt in più, ma se fori e la gomma salta fuori dal cerchio non hai nessuna possibilità. Se questo succede mentre sei in discesa a 50 o a 100 allora rischi la vita. A noi hanno chiesto un'opinione sugli inserti.

Io preferisco perdere due o tre watt che rischiare la vita. Molti di quegli incidenti della Roubaix sono stati provocati da corridori i cui tubeless sono esplosi e che si sono trovati sui cerchi", ha commentato Luke Rowe.