Inavvicinabile Tadej Pogačar! Dopo aver dato spettacolo sul pavè del Fiandre [VIDEO], il fenomeno sloveno ha imposto il suo predominio anche nel primo appuntamento del trittico delle Ardenne, l'Amstel Gold Race. Il campione della UAE Emirates ha stravinto la classica olandese con un altro assolo all'insegna del Ciclismo spettacolare che è il suo marchio distintivo. La corsa è entrata nel vivo molto lontano dal traguardo, già a un centinaio di chilometri dall'arrivo, quando diversi big si sono inseriti in un tentativo di fuga di una quindicina di uomini.

Alcuni devono aver pensato di anticipare Pogačar, assoluto favorito della vigilia, con questa mossa, ma il campione sloveno non si è fatto cogliere impreparato e si è buttato anche lui nella fuga.

Pogačar: 'Non mi aspettavo un attacco così presto'

Tadej Pogačar ha poi piazzato una serie di attacchi sulle salite più difficili per selezionare il gruppetto di battistrada e poi andarsene da solo sul muro del Keutengerg, a una trentina di chilometri dal traguardo. Nel finale lo sloveno ha compiuto uno show solitario per andare a trionfare a Valkenburg.

Nelle prime dichiarazioni del dopo corsa, il campione della UAE ha spiegato di essere rimasto un po' sorpreso per quell'attacco partito così da lontano, ma di aver reagito con prontezza e lucidità.

"Non me l'aspettavo un attacco così presto. Non era il nostro piano, ma ho visto che si stava formando un gruppo numeroso e con corridori forti e sono saltato dentro.

La squadra ha poi controllato cosa succedeva dietro con Trentin e Hirschi" ha commentato il vincitore della corsa.

'Frustrato perchè non avevamo le macchine dietro al gruppo'

Pogačar è poi stato costretto a una breve sosta per una foratura, per fortuna avvenuta quando le ammiraglie avevano da poco raggiunto i corridori all'attacco.

"Ero un po' frustrato perchè per parecchio tempo non avevamo nessuna macchina dietro al gruppo di testa. Alla fine ho preso la bici di scorta appena in tempo, ma era un po' nervoso" ha raccontato lo sloveno, aggiungendo di aver un po' dubitato della sua fuga solitaria. "Non ero convinto di potercela fare da solo ma alla fine ho dato tutto e ce l'ho fatta" ha spiegato Pogačar.

Il campione della UAE Emirates ha poi raccontato un curioso aneddoto. Nelle ultime sfide dirette si è vista chiaramente la grande stima reciproca tra Tadej Pogačar e Mathieu Van der Poel, due dei giganti di questa epoca d'oro del ciclismo, accomunati anche dalla voglia di divertirsi e divertire. Pogačar, che aveva corso l'Amstel una sola volta in passato, ha dichiarato che è stato il collega olandese, oggi assente, a consigliargli il punto in cui sferrare l'attacco.

"Van der Poel mi ha consigliato di attaccare sul Keutenberg. È la salita più dura e più adatta alle mie caratteristiche. Mi ha mandato un messaggio tre giorni fa e lo ringrazierò" ha dichiarato Pogačar, che ha infine confermato la sua presenza alla Freccia Vallone di mercoledì prossimo.