Il Giro d'Italia 2023 è di Primož Roglič. Il campione di ciclismo della Jumbo Visma ha ribaltato la situazione nella cronoscalata finale del Monte Lussari, la ventesima e penultima tappa del Giro alla vigilia della passerella romana di domenica 28 maggio.

Geraint Thomas partiva con 26'' di vantaggio su Roglič, che però ha ritrovato d'incanto la pedalata dei giorni migliori nella parte più difficile della salita ed ha compiuto l'impresa. La corsa è stata equilibrata nella prima parte pianeggiante, per poi accendersi sulle durissime rampe della salita finale, dove la maglia rosa si è via via sempre più appesantita nella sua azione.

Primož Roglič ha dovuto fare i conti anche con un problema meccanico che lo ha costretto a fermarsi e ripartire, ma il finale dello sloveno è stato irresistibile ed ha portato all'ormai insperato sorpasso.

Giro d'Italia, la sfida finale sul Lussari

Per questa penultima tappa, il Giro d'italia ha proposto una cronoscalata davvero particolare ed estrema sull'inedito Monte Lussari.

La corsa è scattata da Tarvisio con un breve tratto pianeggiante, in cui i corridori hanno utilizzato le bici da crono, per poi affrontare la salita di 7 chilometri al 12% verso la vetta del Lussari con la bici normale.

Tra i primi a partire è stato l'americano Matthew Riccitello a far segnare un tempo interessante, che però è stato demolito dall'entrata in scena dei più forti.

Il primo, vero tempo di riferimento è stato quello di Brandon McNulty, che è stato poi abbassato di 2'' da Sepp Kuss, che sulla parte in salita ha dato sfoggio di tutte le sue doti di scalatore recuperando tantissimo terreno. Tra gli uomini della top ten sono andati molto forte Damiano Caruso e Thibaut Pinot, che sono passati uno dopo l'altro al comando, mentre ha deluso Eddie Dunbar.

La corsa è poi salita ancora con la sfida finale tra Primož Roglič e Geraint Thomas, con quest'ultimo partito in maglia rosa e 26'' da difendere e amministrare. Il gallese è stato molto lento nel cambio di bicicletta, fermandosi anche a sostituire il casco, ma al primo stop cronometrico i due sono stati divisi solo da due secondi a vantaggio dello sloveno.

Roglic in rosa all'ultimo respiro

La salita ha poi cambiato completamente lo scenario. Mentre Joao Almeida ha consolidato un podio già sicuro, Geraint Thomas si è un po' appesantito con il passare dei chilometri. Al secondo intermedio il gallese è transitato con 16'' di ritardo da Primož Roglič, sempre agilissimo con la sua bici montata con il monocorona.

Lo sloveno è però incappato in un problema meccanico che lo ha costretto a fermarsi e a ripartire su una pendenza molto arcigna.

L'inconveniente è sembrato dare una scossa ulteriore al campione della Jumbo Visma, che ha scacciato via i fantasmi della cronoscalata di Planche de Belles Filles, quando vide sfumare la vittoria del Tour all'ultimo respiro. Stavolta Roglič ha aggredito l'ultima parte della salita con un passo indiavolato, a frequenze altissime, e qui è riuscito a ribaltare l'intero Giro d'Italia.

Lo sloveno ha chiuso in 44'23'', battendo Thomas di 40'' e Almeida di 42'' e prendendosi la maglia rosa.

Quando manca solo la passerella finale di Roma, Primož Roglič ha ormai le mani sul Giro e guida la classifica con 14'' su Thomas e 1'15'' su Almeida. Caruso ha consolidato il quarto posto, mentre Pinot e Arensman hanno scavalcato Dunbar, sceso al settimo posto.