Josè Luis Rubiera, corridore spagnolo conosciuto nell'ambiente del ciclismo con il soprannome di "Chechu", è stato uno dei più fedeli gregari di Lance Armstrong nel periodo di dominio al Tour de France della Us Postal. Dopo una buona prima parte di carriera nella Kelme, segnata da due vittorie di tappa al Giro d'Italia, "Chechu" fu ingaggiato dalla squadra americana per aiutare Armstrong al Tour, soprattutto sulle montagne. Rubiera lo accompagnò in cinque dei suoi sette assalti vittoriosi alla maglia gialla, dal 2001 al 2005, risultati che poi sono stati cancellati dall'inchiesta doping che ha portato alla radiazione del texano.

Ciclismo, il bluff di Armstrong al Tour 2001

A distanza di tanti anni da quel periodo tanto ambiguo e controverso della storia del Ciclismo, Rubiera è tornato a parlare della sua carriera e degli anni passati al servizio di Armstrong. in una lunga intervista rilasciata alla rivista Jot Down, l'ex corridore spagnolo ha raccontato che la Us Postal lo cercò nel 2000 per rinforzare il suo gruppo di corridori con cui accerchiare Armstrong sulle salite del Tour de France.

"La loro proposta era di fare il Tour come gregario e fare un calendario più libero per il resto della stagione, con delle corse in cui avrei anche potuto brillare personalmente. Volevo anche imparare l'inglese, cosa che pensavo mi sarebbe servita per il resto della mia vita", ha raccontato Rubiera, che così entrò nel gruppo della Us Postal e corse il suo primo Tour al fianco di Armstrong nel 2001.

Di quella corsa, 'Chechu' ha un ricordo particolare, la tappa con arrivo sull'Alpe d'Huez in cui Armstrong tese un tranello ad Ullrich e agli altri rivali. Essendo rimasto con pochi gregari al fianco, il texano cambiò strategia, e anzichè tenere la testa del gruppo si lasciò sfilare nelle retrovie.

"Eravamo rimati in tre, Lance, io e Heras.

Non potevamo controllare la corsa e così Lance ha fatto credere a tutti che stava male. Si è messo in coda e gli altri hanno preso il controllo della corsa. La Telekom di Ullrich si è messa a tirare e i commentatori televisivi hanno cominciato a dire che Armstrong avrebbe perso il Tour e che questo sarebbe stato l'inizio del suo declino" ha raccontato Rubiera.

Una volta arrivati sulla salita dell'Alpe d'Huez, quello di Armstrong si rivelò essere un vero bluff. "Quella strategia era già stata adottata in passato, ma non di recente e nessuno la ricordava. Abbiamo attaccato ed ha vinto la tappa", ha commentato Rubiera.

Rubiera: 'Alla Us Postal tutti isolati davanti ad uno schermo'

Nonostante i cinque anni trascorsi al fianco di Armstrong, Josè Luis Rubiera ha raccontato di aver vissuto un'esperienza anche con degli aspetti negativi.

"Un dettaglio che sembra insignificante è che quando correvo con la Kelme, dopo cena si usciva tutti insieme, si prendeva un caffè, si chiacchierava, si rideva, si parlava della corsa. Alla Us Postal non è mai successo. Dopo cena ognuno andava nella sua stanza, tutti davanti a un computer a navigare o leggere.

Quello che vediamo adesso, con le persone isolate di fronte ad uno schermo, lo aveva già vissuto alla Us Postal", ha raccontato l'ex corridore spagnolo, che ha anche parlato dell'inchiesta che ha cancellato le vittorie ottenute da Armstrong.

'Lance era odiato dalla Wada e dall'Agenzia antidoping americana'

Rubiera ha ricordato come quei sette Tour de France siano rimasti senza un vincitore, un fatto che secondo lui la dice lunga su quanto il doping fosse diffuso in quel ciclismo e non circoscritto solo alla Us Postal. L'ex corridore ha denunciato che, mentre Armstrong è stato squalificato a vita, i corridori arrivati dietro di lui non hanno ricevuto sanzioni così severe.

"Quando Lance è stato squalificato gli sono stati tolti i Tour de France, ma non sono stati assegnati al secondo arrivato, mentre in passato accadeva così.

Quei Tour sono rimasti senza un vincitore. L'Uci e gli organizzatori si sono detti: lo togliamo ad Armstrong ma lo diamo a Zulle che era nello scandalo Festina o a Ullrich che era coinvolto nell'Operacion Puerto? Ora, per fortuna, la mentalità dei corridori, degli sponsor e dei tifosi è cambiata", ha dichiarato Rubiera, che ha visto un accanimento contro Lance Armstrong.

"C'era un sentimento di odio nei confronti di Lance da parte della Wada e dell'Agenzia antidoping americana. C'è stata una guerra personale tra di loro. Quello che facevamo alla Us Postal era quello che veniva fatto anche alla ONCE o alla Telekom, ma l'obiettivo era sempre distruggere Armstrong. Pantani è risultato positivo e nessuno lo ha aggredito, anche se è finito male, psicologicamente sprofondato.

Anche Ullrich ha avuto problemi e non credo che lo abbiano attaccato dalla Wada come hanno fatto con Armstrong. Ad altri corridori che hanno ammesso di essersi dopati o che sono risultati positivi è stata data una squalifica di due anni, solo quelli della Us Postal, i medici e altri, sono stati radiati a vita", ha commentato Josè Luis Rubiera.