Il Giro d'Italia si è aperto con una prova di forza quasi disarmante di Remco Evenepoel. La corsa rosa è scattata dall'Abruzzo con la cronometro da Fossacesia Marina a Ortona, su un percorso quasi interamente piatto se non per gli ultimi due chilometri in ascesa.

Il campione del mondo ha sfoggiato una prestazione sensazionale, dominante, con cui ha rifilato dei distacchi già significativi ai diretti avversari per la classifica finale, su tutti Primož Roglič e i leader della Ineos, Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart.

Roglic: 'Ho fatto del mio meglio'

Primož Roglič non è apparso particolarmente brillante in questa giornata d'apertura del Giro d'Italia. Il campione della Jumbo Visma ha pedalato con una frequenza più bassa del solito e non è sembrato molto fluido nella sua azione. Alla fine lo sloveno ha accusato un distacco di 43'' da Evenepoel, un passivo più pesante rispetto alle previsioni che volevano una sfida molto equilibrata.

Nonostante questo avvio incerto, Roglič è apparso sereno e fiducioso nel dopo corsa. Lo sloveno si è fermato brevemente con i giornalisti e si è detto "soddisfatto della prestazione".

Il leader della Jumbo Visma non ha tratto particolari conclusioni da questa prima frazione del Giro.

"Ovviamente avrei preferito arrivare davanti ad Evenepoel, ma va bene così, sono soddisfatto, ho fatto del mio meglio", ha commentato il campione olimpico, a cui è stato chiesto se non si aspettasse di più da questa cronometro. "Non avevo davvero aspettative, sono felice", ha risposto Primož Roglič.

Thomas: 'Non sono riuscito a risparmiare energie'

Anche in casa Ineos Grenadiers i risultati di questa cronometro iniziale del Giro d'Italia sono stati accolti con moderata soddisfazione. Geraint Thomas è stato molto competitivo nel tratto iniziale pianeggiante, ma ha pagato pesantemente la salita finale. Al contrario, Tao Geoghegan Hart è stato uno dei migliori nell'ascesa ad Ortona, concludendo con 40'', mentre il gallese ne ha pagati 55''.

"Ho avuto buone sensazioni, ho spinto i watt che volevo ma sono partito troppo velocemente", ha commentato Geraint Thomas. "Volevo risparmiare un po' di energie per la salita, ma non ci sono riuscito bene e ho pagato. È andata bene, non proprio speciale, ma come mi aspettavo. Ci sono ancora venti tappe e ce ne saranno molte più difficili di questa", ha aggiunto il campione gallese.

Il risultato di Geoghegan Hart, che non è uno specialista delle crono, è stato molto positivo, ma il vincitore del Giro 2020 ha preferito mantenere un profilo molto basso. "Mi sono sentito abbastanza bene, è stato piacevole sedersi sulla hot heat, ma sapevo che c'erano ancora dei corridori forti che dovevano partire.

Se questa è una conferma della mia ottima condizione? No, sono stati venti minuti a tutta in pianura, non si possono trarre troppe conclusioni. Restiamo calmi, mancano tre settimane", ha commentato Tao Geoghegan Hart.