Anche le grandi montagne hanno ribadito la netta supremazia di Jonas Vingegaard in questo Criterium del Delfinato. Il weekend che chiude la corsa propone due tapponi alpini su salite leggendarie, con l'arrivo odierno sulla Croix de Fer e quello di domani a Grenoble. Come era facilmente prevedibile, Vingegaard ha dimostrato di essere di un'altra categoria rispetto agli avversari e sulla saluta finale ha salutato tutti e se ne è andato a vincere con apparente facilità. Con la maglia gialla che ha fatto corsa a sé e scavato un solco incolmabile, la corsa è stata più accesa alle sue spalle, con Adam Yates e Jai Hindley che hanno guadagnato terreno nella lotta al podio finale.

Campenaert conquista la maglia a pois

Dopo l'antipasto di ieri, il Criterium del Delfinato ha offerto oggi una vera tappa di alta montagna, con Col de la Madeleine e Col du Mollard da scalare prima della salita conclusiva alla Croix de Fer, una delle ascese storiche del Tour de France. La prima parte della corsa, quella più veloce, è stata caratterizzata da una fuga di Victor Campenarts, Anthony Perez, Remi Cavagna e Madis Mihkels.

Nonostante questo tentativo già in atto, la corsa è rimasta aperta, con altri scatti dal gruppo, anche in funzione della classifica dei Gpm.

Un altro gruppetto con anche Pierre Latour è riuscito ad avvantaggiarsi, ma alla fine Campenerts si è sganciato tutto solo al comando ed è transitato in testa sulla Madeleine e sul Mollard.

Il belga ha così conquistato la maglia dei Gpm e poi è stato raggiunto dal gruppo ai piedi della salita finale.

Il Delfinato nelle mani di Vingegaard

La Jumbo Visma ha comandato le operazioni a lungo in testa al plotone, andando via via a forzare l'andatura sulla salita finale, i 13 km verso la Croix de Fer. Attila Valter ha dato lo strappo decisivo su cui poi Jonas Vingegaard ha piazzato la sua stoccata risolutiva a cinque chilometri dalla vetta.

Il campione danese è riuscito a scrollarsi tutti di dosso con facilità ed ha guadagnato rapidamente terreno.

Adam Yates è poi uscito dal gruppo, ma senza impensierire mai Vingegaard, che ha dato una dimostrazione di forza notevole e un segnale chiaro in vista del Tour de France. Nel finale anche Jay Hindley ha confermato le buone sensazioni destate nei giorni scorsi e si è lanciato all'inseguimento di Yates. Le posizioni si sono però cristallizzate nell'ultima parte della lunga salita.

Vingegaard è andato a mettere la sua firma anche su questa tappa e su questa leggendaria montagna, chiudendo con vantaggi importanti, 41'' su Yates e 53'' su Hindley. O'Connor ha anticipato il gruppetto comprendente anche Dani Martinez, Carlos Rodriguez, Jack Haig e l'emergente Max Poole. Poco più attardato, a 1'27'', è arrivato Egan Bernal, un risultato incoraggiante e che lascia ben sperare per la ripresa del campione colombiano. Sono state invece deludenti le prove di Carapaz, a 2'20'', Gaudu, Mas e Ciccone, tutti a quasi tre minuti.

La classifica generale, alla vigilia dell'ottava ed ultima tappa, vede Jonas Vingegaard padrone assoluto della corsa, con una lotta ancora molto aperta per il podio. Il danese della Jumbo Visma comanda con 2'11'' su Yates, 2'24'' su O'Connor e 2'36'' su Hindley. Ciccone è 19° a sei minuti.