Festeggiano Jai Hindley e Jonas Vingegaard nella quinta tappa del Tour de France, la prima in alta montagna. La corsa ha regalato grandi emozioni e sorprese, in una giornata di grande Ciclismo. Hindley si è inserito in una folta fuga partita nelle fasi iniziali, e nonostante il suo status di uomo di alta classifica, ha trovato una certa libertà nel costruirsi un vantaggio decisivo per la vittoria di tappa. L’australiano ha staccato i compagni d’avventura nella salita del Marie Blanque ed ha conquistato il successo a Laruns, ma dietro si è accesa anche l’attesissima sfida stellare tra i due grandi favoriti alla vittoria finale, Jonas Vingegaard e Tadej Pogačar.
Vingegaard, oltre un minuto in meno del record
La UAE dello sloveno ha tenuto in pugno la corsa per gran parte della giornata, ma nel momento chiave è stata la Jumbo a passare all’offensiva e imporre la superiorità del suo capitano. Nella parte più difficile della scalata al Marie Blanque, Jonas Vingegaard ha dato seguito allo splendido lavoro di Sepp Kuss ed ha impresso un violento cambio di ritmo con cui ha costretto Pogačar alla resa.
Il danese è salito ad un ritmo impressionante nell’ultima parte del Marie Blanque, tanto da fare il vuoto dietro di sé ed abbassare il record di scalata della salita, stabilito tre anni fa da Roglic e Pogačar. I due sloveni avevano superato la parte più dura di tre chilometri e mezzo al 12% in 13’10’’.
Vingegaard ha demolito questo tempo volando in 12’02’’, una differenza davvero abissale, anche se nel confronto tra queste prestazioni bisogna tenere in conto le tante variabili che possono incidere sul risultato, dalle condizioni climatiche all’andamento strategico della corsa.
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— Velofacts (@velofacts) July 5, 2023
Pogacar: 'Dovrei sentirmi meglio nell'ultima settimana'
Anche il grande sconfitto della giornata, Tadej Pogačar, ha ammesso la superiorità del rivale, promettendo però di dare battaglia e provare a ribaltare la situazione nelle prossime giornate.
“Vingegaard è stato troppo veloce nella salita finale. Ho cercato di tenere il più possibile, ma era veramente forte. Che attacco! Non potevo fare niente in questo caso, ma continuerà a battermi, nulla perduto” ha dichiarato Pogačar a caldo nel dopo corsa.
Il fuoriclasse sloveno ha spiegato che questa prova non particolarmente brillante può essere motivata con l’infortunio rimediato alla Liegi Bastogne Liegi e con il successivo stop che lo ha costretto a rivedere la preparazione e il calendario di corse. “Ho ripreso gli allenamenti più tardi, quindi dovrei sentirmi meglio nell’ultima settimana del Tour. E’ un duro colpo, ma è solo la prima tappa di montagna, vedremo giorno dopo giorno, l’obiettivo resta chiaro” ha commentato Tadej Pogačar.