È ancora show sulle montagne del Tour de France. Anche la sesta tappa, la seconda e ultima sui Pirenei, ha regalato emozioni forti tra la storica scalata del Tourmalet e l'arrivo di Cauterets. La Jumbo-Visma si è fatta ingolosire dalla giornata difficile vissuta ieri da Tadej Pogačar e ha provato a stendere definitivamente il fuoriclasse sloveno, che però ha reagito con il piglio del campione vero e una ritrovata brillantezza. Jonas Vingegaard ha attaccato a 50 km dall'arrivo sul Tourmalet e ha trovato ad attenderlo Wout van Aert, protagonista di una tappa tutta in fuga, ma alla fine poco proficua.
Pogačar non ha però mai sofferto gli scatti del danese e nel finale è passato al contrattacco, trovando un'inattesa difficoltà del rivale. Lo sloveno è così andato a vincere la tappa, mentre Vingegaard ha sfilato la maglia gialla a Hindley, che ha comunque consolidato la sua candidatura al podio finale.
Le classement général du Tour de France après cette 6e étape : Jonas Vingegaard prend le maillot jaune mais avec 25 secondes sur Tadej Pogacar. Le troisième homme Jai Hindley est à 1'34", avec une marge de près de deux minutes sur ses concurrents pour le podium. #TDF2023 pic.twitter.com/V3AUnZKLCT
— Le Gruppetto (@LeGruppetto) July 6, 2023
Tour de France, van Aert tutto il giorno in fuga
Per questa sesta tappa il Tour de France ha proposto un'ultima giornata sui Pirenei con le salite più classiche della sua centenaria storia.
I corridori hanno affrontato prima l'Aspin e quindi il Tourmalet, per poi arrivare sulla più facile ascesa verso Cauterest. La Jumbo ha preso la corsa d'assalto con Wout van Aert indiavolato fin dai primi metri. Il belga ha portato via una fuga di una ventina di corridori, tra i quali anche Alaphilippe, Powless e Kwiatkowski, e poi ha lavorato a lungo in testa al gruppetto per mantenere un buon vantaggio sul plotone della maglia gialla.
I suoi compagni non sono rimasti a guardare, ma hanno preso il posto della Bora di Hindley alla guida del gruppo nelle parti più impegnative della tappa. Sul Tourmalet i Jumbo si sono presi tutta la scena con van Aert a tirare e selezionare i battistrada, e Kelderman a dare una strattonata decisiva per sbriciolare il gruppo.
L'azione ha preparato il rilancio di Sepp Kuss con Jonas Vingegaard a ruota, cui ha però risposto agilmente Pogačar. Anche Jai Hindley ha provato a inserirsi nella partita privata tra i due grandi favoriti del Tour de France, ma ha poi dovuto desistere e ammettere la netta superiorità di Vingegaard e Pogačar.
Pogačar replica a Vingegaard
Il danese ha poi piazzato il suo affondo a una cinquantina di km dall'arrivo, ma Pogačar ha reagito brillantemente dimostrando di aver superato la giornata negativa di ieri. Vingegaard ha continuato a imporre un passo sostenuto e nella successiva discesa ha trovato ad attenderlo van Aert, ancora pronto a dare il suo contributo nonostante il lungo sforzo precedente.
Il belga ha guidato il terzetto nel fondovalle, andando a riprendere gli ultimi superstiti della fuga iniziale, Kwiatkowski, Shaw, Guerreiro e Johannessen, mentre un paio di minuti più indietro Hindley ha trovato posto in un gruppo comprendente anche Carlos Rodríguez, i gemelli Yates e Gaudu, ma non Ciccone.
Van Aert ha dato tutte le residue energie sulla salita finale, molto più facile del Tourmalet, portando Vingegaard in posizione ideale per l'attacco. Il danese ha provato ad accelerare, ma Pogačar ha ancora risposto brillantemente, rimanendo in attesa e ribaltando la corsa anche sul piano psicologico. Il fuoriclasse sloveno è poi partito alla controffensiva negli ultimi tre chilometri e Vingegaard non è stato in grado di reagire.
Il finale del danese è stato molto sofferto, mentre Pogačar ha ritrovato lo smalto perso ieri ed è andato a vincere la sua decima tappa al Tour con 24'' di vantaggio su Vingegaard, e con i fuggitivi Johannessen e Shaw a occupare le piazze a seguire. La corsa degli altri uomini di classifica ha visto Hindley, Carlos Rodríguez e Simon Yates attaccare sulla salita finale per concludere a 2'39'', con una trentina di secondi di vantaggio su Adam Yates, Gaudu e Bardet. È stata una giornataccia, invece, per Skjelmose, che ha perso otto minuti, mentre Ciccone ha mollato gli obiettivi di classifica generale arrivando a oltre dieci minuti.
💥 @TamauPogi ATTACKS! Vingegaard is not in his wheel!
💥 @TamauPogi ATTAQUE ! Vingegaard n'est pas dans sa roue !#TDF2023 pic.twitter.com/tLG4iLcCdM
— Tour de France™ (@LeTour) July 6, 2023
'Sul Tourmalet pensavo che finisse come ieri'
Con questa tappa si delinea e si infiamma la corsa testa a testa tra i due grandi favoriti della vigilia.
Jonas Vingegaard ha preso la maglia gialla con 25'' su Pogačar, che ha però ribaltato l'inerzia, anche psicologica, della corsa. Più dietro Hindley ha consolidato la sua rincorsa al podio e ora è a 1'34'', con Simon Yates a 3'14''.
"Sul Tourmalet ho pensato che sarebbe andata come ieri", ha dichiarato Pogačar al termine della corsa. "Avremmo potuto fare le valigie. Fortunatamente avevo delle buone gambe e ho potuto rispondere facilmente, poi ho aspettato il momento giusto per attaccare. Sarà una grande battaglia fino alla fine", ha promesso il fuoriclasse sloveno.