A dieci anni di distanza l’inno degli Stati Uniti si appresta a tornare a risuonare al termine di un grande giro. Sepp Kuss è ormai a un passo dalla vittoria della Vuelta España, una corsa dominata in lungo e in largo dalla Jumbo-Visma, che sta colorando di giallo e nero tutto il podio finale. L’ultimo campione a stelle e strisce capace di vincere una grande corsa a tappe era stato Chris Horner, un’autentica sorpresa. Nel 2013 l’ex compagno di Lance Armstrong conquistò la Vuelta España a 41 anni, diventando il corridore più anziano a vincere un grande giro.

In vista del passaggio di consegne a Sepp Kuss, Horner ha ricordato quella vittoria di dieci anni fa in un’intervista al giornale spagnolo Marca, in cui ha rivelato alcuni particolari curiosi, come i dodici hamburger mangiati prima delle tappe di montagna di quella corsa.

Chris Horner: 'Negli Usa il ciclismo ha un seguito ristretto'

Chris Horner ha vissuto una carriera decisamente strana e particolare. Arrivato tardi nel ciclismo professionistico, dopo aver militato a lungo in piccole squadre americane, ha vissuto da compagno di squadra il ritorno in gruppo di Armstrong nel 2009. Le sue stagioni migliori sono state dal 2010 al 2013, quando a 41 anni è riuscito a vincere la Vuelta España davanti a campioni ben più celebrati come Vincenzo Nibali, Alejandro Valverde e Joaquim Rodríguez, diventando così il più anziano corridore a conquistare un grande giro.

A dieci anni di distanza il Ciclismo americano è vicino a mettere ancora le mani sulla Vuelta grazie a Sepp Kuss. Horner ha raccontato che, nonostante il risultato che sta maturando in Spagna, negli Stati Uniti non c’è un grande entusiasmo per il ciclismo. “Qui non è come in Spagna, in Belgio, in Italia o in Francia, dove il ciclismo è una religione.

Lì i tifosi seguono tutte le corse. Negli Stati Uniti è diverso, la gente vuole che Kuss vinca, ma il gruppo di persone che ama davvero il ciclismo è molto ristretto”, ha dichiarato Horner.

'L'Angliru, una salita speciale'

L’ex corridore ha raccontato di essere rimasto nel mondo del ciclismo. Horner ha un canale YouTube in cui commenta le notizie del ciclismo e ha creato una fondazione rivolta ai giovani.

“Voglio creare una squadra giovanile di ciclismo su strada che sia inclusiva, accessibile a tutti i livelli socioeconomici e focalizzata sullo sviluppo di un amore per lo sport del ciclismo che speriamo duri a lungo, tutta la vita. La Horner Cycling Foundation risponde alla crescente necessità di un programma di sviluppo del ciclismo su strada giovanile nell'Oregon centrale. L'obiettivo è far appassionare i giovani ciclisti all'idea di pedalare su strada e di far parte di una squadra”, ha continuato l’ex corridore.

Chris Horner ha poi ricordato alcuni aneddoti della sua vittoria alla Vuelta España di dieci anni fa, a partire dalla decisiva tappa dell’Angliru in cui vinse definitivamente il duello con Nibali.

“Quel giorno sentivo tanta forza. C'erano grandi rivali, ma mi sentivo in forma e ce l'ho fatta. L’Angliru è una delle salite più speciali”, ha raccontato Horner, svelando poi come in quella corsa non abbia seguito una dieta così attenta come è d’abitudine nel ciclismo di oggi.

“Nella Vuelta España 2013, che ho vinto, ho mangiato 12 hamburger nei giorni precedenti le tappe di montagna. Mi hanno dato forza e non mi hanno fatto male. So che adesso può sembrare un po' folle, ma in quel momento non mi hanno fatto male e la prova di ciò è stata che ho vinto la gara”, ha ricordato Chris Horner.