Tripletta di Primož Roglič al Giro dell'Emilia. Il campione della Jumbo-Visma si conferma il re della scalata al San Luca, tradizionale arrivo della corsa, su cui ha conquistato qualche anno fa anche una tappa del Giro d'Italia. La corsa, con cinque scalate alla durissima rampa bolognese, ha vissuto sul controllo imposto dalla UAE Emirates, decisa a portare Tadej Pogačar allo scontro diretto con Roglič e gli altri favoriti sulla scalata finale. Gli UAE hanno imposto una netta selezione, ma non hanno approfittato davvero della forza del loro gruppo.

Nel finale Pogačar ha piazzato il suo scatto all'ultimo chilometro, ma non è riuscito a fare la differenza e nelle battute conclusive lo scatto di Roglič lo ha castigato.

Giro dell'Emilia, otto corridori in fuga

La fitta sequenza di classiche del calendario di ciclismo italiano in questo finale di stagione è arrivata oggi a uno degli appuntamenti più attesi e prestigiosi, il Giro dell'Emilia.

La corsa ha proposto il collaudato e spettacolare circuito conclusivo con cinque passaggi sulla salita di San Luca, un paio di chilometri con pendenze fin sul 20%, con un parterre di stelle, tra cui Pogačar e Roglič, a preannunciare un grande spettacolo.

Nelle fasi iniziali sono partiti all'attacco otto corridori: Alex Bogna (Alpecin-Deceuninck), Christian Scaroni (Astana), Jacopo Mosca (Lidl-Trek), Marcel Camprubi (Q36.5), Floris De Tier (Bingoal), Mattia Bais (Eolo Kometa), Emanuele Ansaloni e Matteo Montefiori (#InEmiliaRomagna).

La fuga si è poi selezionata nella parte centrale caratterizzata dalla salita di Monte Nonascoso, dove sono rimasti al comando i soli Bais e Scaroni. La UAE ha però imposto un controllo molto serrato sulla corsa, tirando a lungo in testa al gruppo e già all'ingresso del circuito di Bologna i fuggitivi sono stati raggiunti.

Terza vittoria sul San Luca per Roglič

I passaggi sulla salita di San Luca hanno selezionato il gruppo, con un andamento della corsa molto lineare. La UAE non ha scatenato all'attacco le sue mezze punte, da Adam Yates a Vine e Ulissi, ma ha condotto il gruppo impedendo dei veri e propri attacchi, con la chiara intenzione di giocarsi tutto nel finale con Pogačar. Nel primo passaggio sul San Luca sono usciti dal gruppo Pacher e Harper, che poi è rimasto da solo a guidare la corsa per un paio di tornate. Anche Masnada e Aleotti si sono fatti vedere con qualche scatto, ma la strategia della UAE ha portato a una selezione naturale e impedito agli attaccanti di guadagnare spazio.

Nella penultima scalata Adam Yates ha preso il comando delle operazioni, riducendo il gruppo a soli nove corridori: Pogačar, Roglič, Woods, Mas, Vlasov, Carapaz, Ciccone e Simon Yates.

Sono stati questi a giocarsi la vittoria in uno scontro testa a testa sull'ultima salita al San Luca, in cui Adam Yates ha ancora una volta dettato un ritmo sostenuto, fino al previsto affondo portato da Tadej Pogačar all'ultimo chilometro, subito dopo i tornanti delle orfanelle. Il fuoriclasse sloveno non è però riuscito a scrollarsi di dosso Carapaz e Roglič e alla fine ha dovuto rallentare e desistere. Il momento di controllo ha permesso al gruppetto di ricompattarsi.

Con freddezza e tempismo perfetto, Primož Roglič ha atteso il finale per uscire allo scoperto per la prima volta e piazzare il colpo risolutivo, uno sprint lungo con cui ha costretto Pogačar alla resa. Il campione della Jumbo-Visma è andato a vincere il suo terzo Giro dell'Emilia, davanti a Pogačar, Simon Yates e Mas. Ciccone, primo degli italiani, ha concluso ottavo.