I freni a disco attualmente sono adottati universalmente nel mondo del ciclismo su strada, ma nel periodo iniziale della loro introduzione questa nuova tecnologia aveva trovato diversi detrattori. Tra questi uno dei corridori a esporsi in maniera più chiara, forte anche del suo status di campione, era stato Chris Froome. Dopo essere passato alla Israel, il quattro volte vincitore del Tour si era mostrato più volte critico e scettico sull'utilità dei freni a disco. Ora, invece, il campione britannico ha raccontato di essersi abituato a questa tecnologia, e di aver incontrato in passato dei problemi anche a causa dell'utilizzo "di componenti non necessariamente compatibili al 100%".
Chris Froome: 'Quando ho iniziato a usarli la tecnologia era nuova'
All'arrivo nella Israel, Chris Froome aveva destato un certo scalpore con un video in cui presentava la bicicletta con cui avrebbe gareggiato. La bici del marchio Factor montava i freni a disco, mentre Froome aveva sempre usato in passato i freni rim sulle Pinarello in dotazione alla Sky. Il campione britannico pubblicò sui suoi spazi social un filmato in cui criticava i freni a disco della sua Factor. "Gli svantaggi dei freni a disco sono lo sfregamento costante, il rischio di problemi meccanici, il surriscaldamento. Personalmente non penso che la tecnologia sia ancora dove dovrebbe essere", dichiarò in quel video Froome.
Oggi, dopo tre stagioni passate alla Israel, il quattro volte vincitore del Tour de France ha raccontato di aver cambiato idea sui freni a disco.
"Quando ho iniziato a correre con i freni a disco, la tecnologia era ancora abbastanza nuova", ha dichiarato durante una visita allo stabilimento di Factor a Taiwan, organizzata durante la trasferta in Oriente per il Tour of Hainan.
'Richiedono più manutenzione, ma sono fantastici'
"Non era colpa di Factor, ma penso che alcuni dei componenti che utilizzavamo sulla bici non fossero necessariamente compatibili al 100%.
Ad esempio utilizzavamo un sistema frenante Shimano con rotori diversi, che non erano di Shimano", ha raccontato Chris Froome, che nel primo periodo della sua avventura alla Israel non ha mancato di sottolineare ogni inconveniente che gli era stato provocato dalla nuova tipologia di freni.
"Nell'ultimo anno e mezzo di utilizzo dei freni a disco ho sicuramente avuto molti meno problemi ed è andata sicuramente molto meglio.
È stata un'esperienza molto migliore per me. Mi sono abituato ai freni a disco. Richiedono più manutenzione e più lavoro. Ma quando funzionano, sono fantastici", ha commentato Chris Froome.
Chris Froome ha rivelato anche di aver dovuto cambiare posizione in bicicletta nel corso della stagione per poter risolvere dei problemi fisici. “Ho apportato alcune modifiche alla mia posizione in bicicletta. Era abbastanza diversa da quella precedente, quando ero alla Sky e alla Ineos. Adesso mi sento molto meglio sulla bici. Ho avuto problemi alla parte bassa della schiena prima del Tour. Ho scoperto che ciò era dovuto al modo in cui mi sedevo sulla bicicletta. In qualche modo la posizione è cambiata quando sono passato da una squadra all’altra", ha rivelato Chris Froome.