In questa pausa tra una stagione e l'altra, i campioni del ciclismo non si stanno solo godendo qualche settimana di meritato riposo. Tra attività promozionali, interviste ed eventi vari, anche questo periodo di stacco è pieno di impegni. Diversi protagonisti del Tour de France sono volati in Asia per alcuni criterium, prima a Singapore e poi in Giappone. A margine di queste manifestazioni, Tadej Pogačar ha parlato dei suoi progetti per il 2024 e non solo, rispondendo anche all'assegnazione del Vélo d'Or a Vingegaard: "Non sono un 'cannibale' come Merckx, ma mi sento il migliore al mondo" ha dichiarato il fuoriclasse sloveno, facendo riferimento al sopranome assegnato all'ex ciclista per la sua continua voglia di vincere.
'Non ho vinto una piccola corsa in Francia'
Dopo la vittoria al Giro di Lombardia e una breve vacanza, Tadej Pogačar è già tornato a pedalare, anche se solo per un criterium, una sorta di esibizione. L'evento è stato organizzato da ASO, la società del Tour de France, che ha portato diversi campioni in tournée in Asia per promuovere il Ciclismo e le proprie corse in un mercato nuovo. Della comitiva hanno fatto parte tra gli altri anche Tadej Pogačar, Jasper Philipsen, Mark Cavendish e Peter Sagan. I corridori hanno fatto una prima sosta a Singapore, dove si è svolto un criterium vinto da Philipsen, e nei prossimi giorni si sposteranno in Giappone.
Parlando a Cyclingnews da Singapore, Tadej Pogačar ha commentato l'assegnazione del Vélo d'Or a Jonas Vingegaard, che ha suscitato qualche critica.
Il premio viene assegnato ogni anno al miglior corridore della stagione e in molti avrebbero preferito un successo di Pogačar o di van der Poel. "Non sono un 'cannibale' come Merckx, ma al momento mi sento comunque il miglior ciclista del mondo", ha commentato il fuoriclasse sloveno, che sorridendo come suo solito ha aggiunto "non ho vinto una piccola corsa che attraversa la Francia...", alludendo ovviamente al Tour.
Pogačar: 'Io al Giro? Scelta difficile, amo le classiche'
Pogačar ha ricordato che il suo Tour de France è stato condizionato dalla caduta e dall'infortunio rimediato alla Liegi-Bastogne-Liegi: "Sono stato un po' insoddisfatto della mia preparazione".
Naturalmente non sono mancate delle domande sulla programmazione in vista della nuova stagione.
Alcune voci che circolano nell'ambiente del ciclismo vogliono Pogačar al debutto al Giro d'Italia nel 2024, un'ipotesi che il campione non ha scartato, anche se il centro di tutto resterà l'assalto al Tour de France: "Il Tour sarà sostanzialmente il mio obiettivo principale. Se voglio fare anche il Giro dovrò rinunciare ad altre corse. Sarà una scelta difficile, perché amo davvero le classiche".