Sulle strade del Giro d'Italia torna a splendere il talento di Julian Alaphilippe. Il due volte Campione del Mondo di ciclismo ha trionfato nella dodicesima tappa della corsa rosa con una vera impresa, un'azione tutta cuore e orgoglio. Sul percorso da Martinsicuro a Fano, contrassegnato dai saliscendi marchigiani, Alaphilippe è scattato già nelle fasi iniziali insieme a Mirco Maestri. I due hanno costruito un buon vantaggio su un folto gruppo che si è formato alle loro spalle, e nel finale il campione della Soudal si è involato verso il successo.

Alaphilippe è così tornato a vincere una tappa di un grande giro dopo tre anni, un lungo periodo in cui ha vissuto momenti tormentati. La classifica generale non è cambiata e vede ancora Tadej Pogacar saldo in maglia rosa.

Giro, prima ora ad oltre 50 di media

La dodicesima tappa del Giro d'Italia ha portato la corsa su un tipico percorso marchigiano, 190 km da Martinsicuro a Fano, caratterizzato da muri e saliscendi a ripetizione, ma non così selettivo come in alcune frazioni della Tirreno Adriatico disegnate in questo stesso territorio.

La corsa è stata pirotecnica, con un avvio ad oltre 50 di media e una girandola infinita di scatti. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto sono riusciti ad avvantaggiarsi Julian Alaphilippe e Mirco Maestri, una strana coppia formata da un campione alla ricerca del riscatto e un assiduo interprete delle classiche fughe da lontano.

Dietro ai due si è poi formato un gruppo con una trentina di corridori, tra cui Narvaez, Ganna, Hirt, Pozzovivo, Scaroni, Trentin e Valgren. Alaphilippe e Maestri hanno però insistito nella loro azione coraggiosa e l'andamento della corsa ha dato loro ragione. Il gruppo inseguitore ha infatti proceduto un po' a scatti, permettendo alla coppia al comando di mettere da parte un vantaggio di quasi due minuti.

La situazione è cambiata quando gli inseguitori si sono selezionati, con un drappello in cui si sono inseriti anche Narvaez e Trentin che ha provato a riaprire la corsa. Sull'ultimo strappo, a dieci chilometri dall'arrivo, Alaphilippe se ne è andato da solo, facendo valere il suo status di campione, mentre Narvaez e Quinten Hermans si sono lanciati all'inseguimento.

Alaphilippe ha però superato l'ultima difficoltà ancora con buona brillantezza ed ha aggredito da par suo la discesa e le curve della parte finale della corsa. A Fano si è così materializzato per il francese quel successo di peso atteso da tanto tempo, raggiunto in capo ad una fuga di oltre 150 km. Narvaez ha aggiunto un altro piazzamento, un secondo posto, al suo splendido Giro d'Italia, battendo Hermans, mentre Valgren ha preceduto Scaroni per il quarto.

Il gruppo della maglia rosa è arrivato a cinque minuti, dopo una giornata volata via velocemente e con diverse accelerate importanti. Il Team Bahrain ha lavorato a lungo in testa per andare a riprendere Jan Hirt e non riportarlo a ridosso di Tiberi in classifica, obiettivo centrato nel finale, ed anche il vento ha rischiato in alcuni punti di spezzare il gruppo. Tutti gli uomini di classifica sono però arrivati insieme e la situazione non è così cambiata, con Pogacar saldamente in rosa.

'Meritava di vincere anche Maestri'

"Non avevo programmato questo attacco" ha dichiarato Alaphilippe nel dopo corsa. "Pensavo che un gruppo più numeroso si unisse a me e Maestri. Poi gli ho detto di andare, è stato molto bravo e meritava di vincere anche lui" ha aggiunto il due volte iridato.

Domani il Giro d'Italia affronta una delle tappe più facili, la Riccione - Cento. Il percorso è di 179 chilometri e non prevede nessun Gran Premio della Montagna. L'arrivo in volata appare scontato, con Milan, Merlier, Bauhaus e Groves tra i principali favoriti.

La tappa inizierà alle 13.10 e sarà trasmessa integralmente in tv e online sia da Rai Sport, Raiplay, Eurosport e Discovery Plus.