Tadej Pogacar ha firmato alla sua maniera anche la Liegi Bastogne Liegi, segnando la sesta vittoria personale in una classica monumento e la seconda in questa corsa. Il fuoriclasse sloveno ha regalato l'ennesima giornata di grande ciclismo, attaccando sulla salita della Redoute, come tutti immaginavano. Nonostante il copione già scritto, l'azione è andata perfettamente in porto. Pogacar ha guadagnato rapidamente un cospicuo vantaggio e all'arrivo ha alzato le braccia al cielo per una dedica speciale, alla mamma della compagna Urska Zygart, scomparsa due anni fa proprio prima della Liegi.

"Per tutto il giorno ho pedalato pensando alla mamma di Urska" ha dichiarato il campione al termine della corsa.

Pogacar: 'Una giornata emozionante'

Tadej Pogacar ha raccontato di aver affrontato la Liegi con grande attenzione, sia per il freddo e il maltempo che hanno colpito la corsa, che per il ricordo della caduta rimediata un anno fa. I corridori sono partiti con circa tre gradi e hanno trovato diversi scrosci di pioggia violenti durante la corsa.

"E' stata una giornata difficile fin dall'inizio, ma abbiamo continuato a spingere forte con la squadra, mantenendo un buon ritmo per tenerci caldi" ha dichiarato Pogacar, che ha corso con una motivazione speciale. "E' stata una giornata emozionante, ho pedalato tutto il giorno pensando alla mamma di Urska. Ho corso per lei.

Due anni fa sono dovuto tornare a casa, l'anno scorso mi sono rotto la mano, quindi non sono stati bei momenti, ma sono contento di aver vinto questa bellissima corsa" ha raccontato il campione della UAE.

Sull'andamento della corsa, che in realtà non ha avuto molta storia per la sua superiorità, Pogacar ha dichiarato di aver soprattutto voluto correre in sicurezza.

"Oggi ho corso con molta attenzione, mi sono concentrato principalmente sullo stare al caldo e sul risparmiare energia, perché nella prima metà di gara faceva molto freddo. Dopo la caduta dell’anno scorso, ho cercato principalmente di rimanere il più sicuro possibile” ha dichiarato Pogacar, che ha poi rivolto ai compagni i consueti ringraziamenti per il grande lavoro svolto.

La seconda Liegi di Pogacar

La Liegi Bastogne Liegi è entrata nel vivo ad un centinaio di km dall'arrivo, a causa di una maxicaduta che non ha provocato infortuni seri ma ha spezzato il gruppo lasciando tra i ritardatari anche Van der Poel e Pidcock. La Israel e poi la UAE hanno tenuto un'andatura sostenuta in testa al gruppo e i ritardatari sono sprofondati a più di un minuto di ritardo.

Pidcock ha poi attaccato sullo Stockeu cercando di rientrare, mentre Van der Poel è rimasto più passivo. La giuria ha prima fermato le ammiraglie, mettendo in difficoltà gli inseguitori, ma poi le ha rimesse dietro al primo gruppo. I corridori rimasti attardati per l'incidente sono così riusciti a rientrare, ricomponendo un gruppo comunque già selezionato ad una cinquantina di unità. La corsa è diventata allora più lineare fino alla Redoute, dove Pogacar ha chiesto un ultimo sforzo a Novak e poi è scattato. Carapaz ha tentato di seguirlo, ma il fuoriclasse sloveno ha insistito ed è emersa chiaramente la differenza con tutti gli altri corridori.

Pogacar ha guadagnato rapidamente un minuto, mentre dagli inseguitori si sono avvantaggiati Healy, Bardet, Gregoire e Cosnefroy.

Van der Poel non ha potuto far altro che rimanere sulla difensiva, confermando la teoria di chi riteneva questa corsa un po' troppo dura per lui. Dietro all'imprendibile Pogacar, che è volato a vincere la sua sesta classica monumento, si è accesa la lotta per la seconda piazza. Bardet ha staccato gli altri contrattaccanti sulla Roche aux Facons, e dopo quest'ultima salita è finalmente entrato in azione anche Van der Poel. Bardet ha difeso la seconda posizione e il Campione del Mondo ha battuto il gruppetto inseguitore conquistando un podio di valore dopo una corsa difficile.