Contento, ma non troppo. È un Alonso fiducioso ma comunque rassegnato a non lottare per le posizioni di vertice quello che ha analizzato l'ottavo posto della sua Aston Martin al termine del Gp di Gran Bretagna, che ha visto tornare alla vittoria dopo quasi tre anni di digiuno uno dei suoi grandi rivali, Lewis Hamilton. Dopo due gare complicate - quelle di Spagna e Austria - l'Aston Martin è riuscita a piazzare a Silverstone entrambe le vetture in zona punti, con Stroll che ha sopravanzato il compagno di squadra spagnolo, giungendo settimo al traguardo.

Alonso, nelle dichiarazioni del post-gara di Silverstone, da un lato ha palesato un certo ottimismo per le performance dell'Aston Martin a partire dal Gp d'Ungheria del 21 luglio, dall'altro però ha sottolineato come la sua monoposto sembri ormai destinata a non competere con le Big della Formula 1, ovvero Red Bull, McLaren, Mercedes e Ferrari. Non a caso, il due volte campione del mondo ha affermato che queste scuderie fanno un altro campionato. E per un pilota come l'asturiano, che punta sempre al massimo, di certo non si tratta di una constatazione piacevole.

Alonso: 'Le posizioni a cui aspiriamo sono sempre quelle'

Chiaro e pungente quando serve, Fernando Alonso ha analizzato la gara dell'Aston Martin alla fine del Gp di Gran Bretagna.

Ha sottolineato che, in effetti, dopo i disastri (sportivi) di Barcellona e dell'Austria, le vetture britanniche sembrano essere tornate a Silverstone sui livelli visti in Canada o anche prima. A tal proposito, ha evidenziato che è stato un peccato aver perso dei punti importanti per apportare delle novità sulle monoposto che, a conti fatti, non hanno dato alcun risultato positivo.

Guardando alla prossima gara, quella dell'Ungheria, Alonso non si è però sbottonato più di tanto. Fiducioso in quello che dovrebbe essere il processo di crescita dell'Aston Martin, ha comunque avvisato il team, affermando: "McLaren è una macchina di punta, Mercedes è migliorata ed è stata in grado di vincere le ultime due gare, la Ferrari crediamo sia una delle migliori macchine, e la Red Bull è anche inutile parlarne".

Conclusione? Il campione spagnolo ha rimarcato che, di conseguenza, l'Aston Martin, pur migliorando, non sembra poter andare oltre la lotta che va dall'ottavo al decimo posto.

In merito alla gara britannica, Alonso ha detto che, al massimo, l'Aston Martin avrebbe potuto aspirare a piazzarsi davanti alla Haas di Hulkenberg, giunta sesta sul traguardo.

'È stata una gara complicata'

Alonso ha definito quella di Silverstone: "Una gara complicata, da leggere e interpretare". L'alternanza del meteo tra sole e pioggia, in effetti, ha cambiato costantemente le condizioni della pista, mettendo piloti e team di fronte a scelte strategiche da modificare e prendere al momento. A tal proposito, Alonso ha ricordato che per lui è stato indubbiamente penalizzante dover montare gli pneumatici intermedi con un giro di ritardo rispetto al compagno di squadra Stroll.

D'altronde, dall'alto della sua esperienza, Alonso ha ricordato che quando due vetture della stessa squadra sono vicine durante una corsa: "A volte una fa bene e l'altra sbaglia, oppure una è più fortunata e l'altra meno". Ad ogni modo, l'ex ferrarista ha apprezzato il buon passo gara dell'Aston Martin, e questo è l'aspetto che gli dà un pizzico di fiducia per il futuro.