Anche nella seconda tappa pirenaica, quella che oggi ha portato il Tour de France a Plateau de Beille, Tadej Pogacar ha regalato una prestazione straordinaria. Complice l'andamento tattico della corsa, il campione sloveno ha letteralmente polverizzato il record di scalata della salita pirenaica, che era stato stabilito da Marco Pantani nell'edizione del 1998. Dopo aver staccato Vingegaard, Pogacar è volato nella parte finale della salita, aprendo un solco enorme con il danese e gli altri inseguitori. La maglia gialla ha completato la scalata in 39'41'', quasi quattro minuti meglio di Pantani.

VAM a quasi 1900

Nella tappa del Tour de France del 1998, Pantani aveva vinto a Plateau de Beille salendo i 15.8 chilometri della salita in 43'20''. Da allora quel tempo è rimasto il primato inattaccabile della scalata, nonostante gli attacchi dei più grandi campioni delle generazioni successive, da Alberto Contador a Chris Froome.

La corsa odierna ha avuto un andamento che ha facilitato una grande prestazione, con un ritmo sempre intenso e senza pause, quasi come se si trattasse di una cronoscalata, ma il livello raggiunto da Pogacar è stato comunque strabiliante. La corsa è stata comandata dalla Visma di Jonas Vingegaard, che ha chiesto a Matteo Jorgenson di guidare il gruppo nei primi cinque chilometri di salita.

L'azione dello statunitense è stata molto incisiva ed ha provocato una netta selezione. Vingegaard ha poi preso il comando impostando anche lui un passo molto forte e regolare, senza veri e propri scatti. A cinque chilometri dalla vetta, il danese ha provato un paio di progressioni, ma Pogacar ha reagito bene e rilanciato con forza, isolandosi al comando.

Da qui è stato un nuovo assolo del fuoriclasse sloveno, che ha completato la salita in 39'41'', quasi quattro minuti meno del primato di Pantani, una differenza davvero abissale. Pogacar ha scalato Plateau de Beille con una VAM mostruosa di 1887 e ad una velocità media di 23,87 chilometri orari. La salita finale misura 15.8 chilometri, ha una pendenza del 7.8% ed è stata affrontata al termine di una tappa con circa cinquemila metri di dislivello.

La storia di Plateau de Beille

Plateau de Beille è una delle più suggestive ed impegnative salite pirenaiche, pur non avendo una storia secolare e leggendaria come Tourmalet o Aubisquem autentiche icone del ciclismo. Nel Tour de France del 1998 Marco Pantani mise qui uno dei primi mattoni per la vittoria finale, staccando Jan Ullrich e stabilendo il primato che ha resistito fino ad oggi. La salita tornò due volte nell'era Armstrong. Il texano vinse qui sia nel 2002 che nel 2004, nella prima occasione da solo e nella seconda battendo nel finale Basso. Quelle vittorie furono poi cancellate dalla radiazione per doping di Armstrong.

Nel 2007 a Plateau de Beille fu Alberto Contador a rivelarsi come il nuovo fenomeno delle grandi corse a tappe.

Lo spagnolo vinse la tappa, migliorando i tempi di Armstrong, ma senza avvicinarsi a Pantani, con una scalata completata in 44'17''. Nel 2011 la salita premiò una fuga da lontano e Jelle Vanendert. Così fu anche nel 2015, quando vinse Joaquim Rodriguez, mentre il gruppo di Froome, Contador e Nibali arrivò compatto salendo in 45'39''.