Notte fonda per Sergio Perez. Nonostante un buon avvio nella stagione 2024 di Formula 1 con tre secondi posti nelle prime quattro gare, a partire dal Gp dell'Emilia-Romagna il messicano è entrato in un tunnel di scarsi risultati tra qualifiche e piazzamenti finali. E tutto ciò, mentre il compagno di squadra in Red Bull, Max Verstappen, continua a dominare il mondiale piloti. L'ennesimo errore in qualifica al Gp di Gran Bretagna potrebbe costare caro a Perez, poiché stanno crescendo le voci relative ad una presunta sostituzione in corsa con Daniel Ricciardo.

Perez ha da poco rinnovato il contratto con la Red Bull fino al 2026. Tuttavia, ciò non gli garantirebbe il posto nella scuderia austro-britannica. Sembra infatti che, a fronte di una serie di prestazioni deludenti, la compagine del team-manager Christian Horner possa far scattare una clausola che ne giustifichi il licenziamento anticipato, anche a stagione in corso. Qualora ciò accadesse, in Red Bull potrebbe tornare Daniel Ricciardo.

Negli ultimi cinque Gran premi (Emilia-Romagna, Monaco, Canada, Spagna e Austria) Perez ha collezionato due ritiri, due ottavi posti e una settima posizione. Siccome è al volante di una Red Bull (campione del mondo in carica), di certo questi risultati non stanno piacendo alla squadra.

Non a caso, dopo l'ennesimo errore a Silverstone (uscita di pista e addio qualifica), Horner ha dichiarato: "Uscire in Q1 non è qualcosa che possiamo permetterci".

Ricciardo, intanto, interrogato sulla vicenda, si è tenuto sul vago e, con un pizzico di ironia, ha ricordato come la Formula 1 sia imprevedibile, e che spesso: "Succedono cose folli".

Perez: 'Il mio errore non c'entra niente con queste voci'

Intervistato dopo le qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna, Sergio Perez ha provato a gettare acqua sul fuoco delle indiscrezioni che lo vedono sempre più lontano dalla Red Bull, anche a partire da questa stagione di Formula 1. Il pilota messicano, infatti, ha affermato che il suo errore in Q1 non è stato affatto causato dalle voci sul suo futuro.

Si è detto "focalizzato" sul voler dare sempre il massimo in pista, lasciando trasparire un briciolo di ottimismo quando ha sottolineato: "È questione di tempo, affinché la situazione cambi". Ma la Red Bull è ancora disposta a concedergli tempo?

I vertici della scuderia di Milton Keynes lasciano trasparire una certa insoddisfazione. Helmut Marko, raggiunto da Sky Deutschland, ha apertamente affermato: "Si vede in ogni suo gesto quanto sia sotto pressione". Il team-manager Horner, dal canto suo, ha lanciato un messaggio nemmeno troppo sibillino a Perez.

Horner ha innanzitutto ricordato che il 34enne messicano è sotto contratto con la Red Bull che ha intenzione di tenerlo ancora con sé. Allo stesso tempo, però, ha aggiunto che Perez deve dare un segnale alla squadra: "Deve riprendersi già da domani".

Red Bull: il probabile ritorno di Ricciardo

Daniel Ricciardo è una vecchia conoscenza di casa Red Bull. Infatti è stato protagonista con le vetture austro-britanniche in Formula 1 dal 2014 al 2018, ottenendo anche due terzi posti nel mondiale piloti nel 2014 e nel 2016. L'australiano attualmente è su Racing Bulls, squadra che fa parte dell'orbita Red Bull, dunque non sarebbe poi così difficile una "promozione" nel team che lo vedrebbe accanto al campione del mondo Verstappen.

Interrogato sulla questione al termine delle qualifiche del Gp di Silverstone, Ricciardo è rimasto piuttosto cauto. Ha sottolineato che è bene non fare troppe previsioni in Formula 1, uno sport che sta diventando sempre più "hollywoodiano", riferendosi probabilmente ai continui colpi di scena che si verificano nel mercato piloti e nei continui cambi di regolamenti.

Il pilota australiano ha poi evidenziato come, ad oggi, non abbia né prove né certezze per dire quale sarà il suo futuro, preferendo quindi rimanere concentrato su quanto sta facendo e ha ancora da fare con Racing Bulls.

Ad ogni modo, sembra ormai piuttosto chiaro che le prestazioni di Perez in Red Bull siano sotto la lente d'ingrandimento. Al di là dell'intoccabile e vincente Verstappen, la scuderia di Milton Keynes ha la necessità che anche il suo secondo pilota porti a casa punti "pesanti" per il mondiale costruttori, e che non lasci Verstappen costantemente da solo a lottare con i diretti rivali di McLaren, Ferrari e Mercedes. E se il messicano dovesse continuare ad annaspare a centro gruppo, a quel punto non è improbabile che dopo la pausa estiva, ovvero al Gp d'Olanda del weekend del 23-25 agosto, si possa giungere ad una sostituzione con Ricciardo o anche con un altro nome a sorpresa (Tsunoda?).