Anche in una stagione molto sfortunata, condizionata da incidenti e cadute, la Visma Lease a Bike ha confermato il suo status di top team del ciclismo e valorizzato nuovi corridori. Una delle realtà più interessanti a scalare i vertici delle classifiche è stato l'americano Matteo Jorgenson, preso dalla Movistar come un talento emergente e portato a vincere grandi corse come la Parigi Nizza e la Dwars door Vlaanderen. Parlando a Wielerrevue, il preparatore della Visma, Tim Heemskerk, ha spiegato come Jorgenson abbia beneficiato dei nuovi metodi di lavoro che ha trovato nel suo nuovo team.

"Ci alleniamo molto in modo dolce" ha dichiarato Heemskerk, portando ad esempio un lungo allenamento di resistenza con il gruppo in cui Jorgenson ha pedalato con una media di 235 watt.

'Tutto è cambiato nella preparazione di Jorgenson'

Tim Heemskerk segue direttamente una parte dei corridori della Visma, tra cui Matteo Jorgenson e Jonas Vingegaard, ed ha raccontato come l'americano abbia trovato il contesto ideale per crescere esponenzialmente. "La prima differenza è che quest'anno si è davvero preparato per il Tour de France con l'allenamento in quota. Quasi tutto è cambiato nella sua preparazione se lo confronto con il suo passato" ha raccontato Heemskerk.

"Alcuni corridori fanno molto lavoro di potenza, molta resistenza sul ritmo, molto nella zona grigia appena sotto il punto critico.

Noi non lo facciamo" ha continuato il preparatore della Visma, spiegando che gli allenamenti si svolgono in gran parte ad intensità non molto elevate. "Elaboriamo un piano per aiutare i corridori ad aumentare le loro capacità in quota, incluso il loro VO2Max, e ad aumentare la loro resistenza. Quindi ci alleniamo molto con un Ciclismo dolce" ha dichiarato Heemskerk, spiegando di intervenire quando i corridori non pedalano abbastanza tranquillamente in allenamento.

Il preparatore ha dichiarato che durante le corse di avvicinamento ai grandi eventi, come il Delfinato, è possibile far fare ai corridori dei lavori più specifici. "Li possono fare dei blocchi e pedalare molto in zona grigia. Quando finiscono la corsa si riposano un po' e quindi la forma è quella giusta" ha dichiarato Heemskerk, facendo poi un esempio concreto di cosa intende quando parla di ciclismo dolce.

"Il 19 maggio, Matteo Jorgenson ha espresso una media di 235 watt durante un lungo allenamento di resistenza con il gruppo" ha spiegato Heemskerk.

Il futuro di Jorgenson nei grandi giri

Il preparatore della Visma ha parlato anche dell'evoluzione che sta avendo Matteo Jorgenson. L'americano si è dimostrato un corridore particolarmente versatile, spaziando dalle gare a tappe alle classiche con il pavè, e in molti si immaginano un suo futuro come uomo da grandi giri. "È presto per dirlo. Ha vinto la Parigi Nizza, ha sfiorato il Delfinato, è arrivato nella top ten al Tour. Ha già dato dei passi. Ma non ho mai parlato di vincere un grande giro con Vingegaard e non lo farò nemmeno con Matteo. Faremo tutto il possibile per portare i corridori alla partenza dei loro grandi obiettivi nel miglior modo possibile.

Lo sviluppo di Matteo è stato comunque enorme" ha commentato Heemskerk.

Matteo Jorgenson ha ottenuto quest'anno ottimi risultati nelle gare a tappe. Ha vinto la Parigi Nizza davanti a Evenepoel ed è arrivato secondo al Delfinato ad appena otto secondi da Roglic. Al Tour de France è riuscito a concludere all'ottavo posto nonostante il ruolo di supporto nei confronti di Vingegaard.