Mattia Binotto, dopo l'addio alla Ferrari nel 2022, è tornato in Formula 1. Da qualche giorno, infatti, ha iniziato a lavorare in Sauber come nuovo direttore sportivo e tecnico. L'ingegnere italiano guiderà il passaggio di mano dalla svizzera Sauber alla tedesca Audi nel 2026. Nel frattempo, ha cominciato ad occuparsi della scuderia elvetica che mai come quest'anno in Formula 1 sta avendo grosse difficoltà in termini di prestazioni. Le vetture guidate da Bottas e Zhou, infatti, dopo 14 Gran premi sono le uniche ancora ferme a quota zero punti nel mondiale costruttori.
Binotto, dunque, è giunto ai vertici di una Sauber in grande affanno. L'obiettivo, però, è quello di cominciare ad ambientarsi al meglio nella sede di Hinwil per poi partire con il progetto Audi che scatterà nella stagione 2026, quando ci saranno i nuovi regolamenti che (almeno sulla carta) dovrebbero favorire l'ingresso di nuovi team come quello della casa dei quattro anelli.
Sulla nuova esperienza di Binotto in Sauber-Audi si è espresso Charles Leclerc. Il pilota monegasco (nonostante in passato abbia avuto qualche screzio con l'ex Team-principal della Ferrari) ha di fatto promosso il connubio Binotto-Audi, ritenendo che l'esperienza accumulata dall'ingegnere italiano in Formula 1 dal 1995 possa giovare a quella che dal 2026 sarà la nuova scuderia tedesca.
Leclerc vede di buon occhio la collaborazione Binotto-Audi
In un'intervista rilasciata a MotorSportWeek, Charles Leclerc ha fornito le sue impressioni sul passaggio di Mattia Binotto in Sauber-Audi in qualità di direttore sportivo e tecnico. Il driver monegasco della Ferrari ha promosso questa collaborazione, ritenendo che l'ex Team-principal del "cavallino rampante" abbia tutte le carte in regola per garantire una costante crescita della scuderia che, a partire dal 2026, diventerà totalmente di proprietà del marchio Audi.
Leclerc ha innanzitutto ricordato come Binotto abbia vissuto per diversi anni in Svizzera. Tutto ciò gli ha consentito di conoscere a fondo le abitudini e la cultura elvetiche e, per il suo nuovo incarico in Formula 1, "gli si adatterà bene". Successivamente, il driver 26enne (che ha esordito in Formula 1 nel 2018 proprio con la Sauber) ha dato un giudizio più tecnico sul nuovo dirigente della Sauber-Audi.
Infatti, Leclerc ha sottolineato che la lunga esperienza accumulata da Binotto in Ferrari potrà tornargli utile nel nuovo team perché potrà trasferirvi le conoscenze acquisite durante i suoi trascorsi nel team di Maranello. In generale, quindi, secondo il parere del numero 16 della Ferrari: "Ci sono molte cose che Binotto può portare dalle sue esperienze passate a una squadra come la Sauber".
Mekies: 'Binotto ha tutto per farcela in Sauber-Audi'
Non solo Leclerc. Anche Laurent Mekies ha palesato un certo ottimismo in merito al lavoro che attende Mattia Binotto in Sauber e poi in Audi dal 2026. L'ingegnere francese conosce bene il collega italiano, poiché entrambi hanno lavorato insieme in Ferrari.
Attualmente, Team-principal della Racing Bulls, Mekies ha dichiarato che, se si guardano le competenze: "Non c'è dubbio che Binotto abbia tutto per farcela".
Guardando al futuro, Mekies ha aggiunto che, secondo lui, prossimamente la Sauber-Audi guidata da Mattia Binotto potrebbe diventare una concorrente ancor più temibile e competitiva rispetto a quanto non lo sia già oggi.