Il cecchino infallibile del grande ciclismo, Mathieu Van der Poel, non è riuscito stavolta a centrare il bersaglio su cui aveva fissato il suo mirino, la corsa in linea delle Olimpiadi di Parigi. Il campione olandese aveva programmato questa parte centrale della stagione tutta in funzione dell'appuntamento olimpico e si era presentato al via nel ruolo del favorito. VDP ha piazzato un paio di accelerate nei passaggi dallo strappo di Montmatre, dove tutti lo attendevano, ma è sempre stato marcato dal rivale storico Van Aert. La superiorità collettiva del Belgio ha poi finito per tagliare fuori il Campione del Mondo, che poco dopo il suo scatto andato a vuoto ha visto sfuggire Remco Evenepoel verso la vittoria.

Nel dopo corsa, Van der Poel ha spiegato di aver creduto di aver già sistemato la corsa dopo il suo primo scatto a Montmatre.

VDP: 'La corsa si è rivelata difficile'

Il campione olandese è infatti partito all'attacco nel primo dei tre passaggi dalla salita del circuito finale, ma è stato braccato inizialmente da Van Aert e poi anche da un altro gruppetto comprendente Alaphilippe. "Non sono scattato a tutta. In realtà ho pensato che la corsa fosse già finita in quel momento. Siamo andati via in quattro o cinque, tutti corridori forti e abbiamo preso un po' di vantaggio. Ho pensato che la corsa ormai sarebbe stata solo tra di noi. Invece siamo stati ripreso e Remco è scattato al momento giusto", ha raccontato Van der Poel.

Il Campione del Mondo non ha reagito all'attacco del belga, che si è involato via tutto solo andando a riprendere e poi staccare i fuggitivi. "Van Baarle è stato bravo nel cercare di contenere il distacco. Poi ho tentato il tutto per tutto scattando ancora a Montmatre, ma avevo Van Aert a ruota che ovviamente non collaborava.

È andata così, stavo bene ma si è rivelata una corsa molto difficile", ha commentato Van der Poel, che è arrivato dodicesimo.

Van Baarle: 'È mancato un uomo'

Il punto debole di Van der Poel è stata probabilmente la debolezza della nazionale olandese, che ha potuto schierare al via solo tre uomini contro i quattro del Belgio. VDP ha potuto contare sull'aiuto di Dan Hoole nelle fasi iniziali e centrali, mentre nel finale è entrato in scena Dylan Van Baarle, che ha cercato senza grande successo di contenere la fuga di Evenepoel.

"Quando Remco se ne è andato ho capito che dovevo tirare a tutta finchè Mathieu non sarebbe riuscito a scattare ancora", ha commentato Van Baarle, che ha confermato come il fatto di aver gareggiato in tre si sia rivelato un handicap importante.

"Perchè le cose non sono andate a nostro favore? Non puoi tirare sempre. Eravamo in tre. Dan ha fatto un bel lavoro all'inizio. Poi ci siamo resi conto che ci poteva mancare un uomo per cambiare la situazione quando stavo tirando in testa al gruppo", ha dichiarato Van Baarle.