Manila Esposito, Alice D’Amato, Angela Andreoli, Giorgia Villa ed Elisa Iorio: questo il dream team delle azzurre che alle Olimpiadi di Parigi 2024 ha centrato l’argento nella ginnastica artistica a squadre col punteggio di 165.494. Meglio hanno fatto solo gli USA della straordinaria Simone Biles con 171.296. Una medaglia storica per l’Italia, la terza di sempre per la nazionale azzurra nella disciplina ai Giochi Olimpici dopo l’argento di Vanessa Ferrari a Tokyo 2020 e il secondo posto ottenuto alle Olimpiadi di Amsterdam 1928. Ma quella era tutta un’altra epoca.

Amsterdam 1928, il regime fascista inviò eccezionalmente le donne ai Giochi Olimpici

Un altro mondo dunque, soprattutto nel microcosmo italiano dominato da un regime, quello fascista, che aveva ridotto la donna ad essere quasi esclusivamente madre e moglie. Nulla di più.

Tra il 1925 e il 1930 una serie di norme aveva infatti penalizzato il lavoro femminile arrivando ad esempio ad escludere le donne, tanto per dirne una, dalla possibilità di insegnare lettere e filosofia nei licei.

"La donna fascista deve essere fisicamente sana per poter diventare madre di figli sani, vanno di fatti assolutamente eliminati i disegni di figure femminili artificiosamente dimagrate e mascolinizzate che rappresentano il tipo di donna sterile della decadente civiltà occidentale" affermava G.

Polvarelli, capo ufficio stampa del regime nel 1931.

Uno stralcio che da solo basta a far capire quanto lo sport e la donna in quell'epoca fossero due mondi paralleli destinati a non incontrarsi mai. E che da solo è sufficiente per mostrare quanto possa essere stato eccezionale il via libera dato dal regime nel 1928 alla partecipazione di 12 ginnaste della Ginnastica Pavia ai Giochi Olimpici in programma ad Amsterdam.

Lo sport era prerogativa degli uomini ma l’opportunità di esibirsi e mostrare la propria forza in un palcoscenico così importante come i Giochi fu troppo forte persino per il regime fascista che decise di porre un insegnante di educazione fisica a capo della delegazione, Gino Grevi.

Con la guida di Grevi e con la 13enne Carla Marangoni insignita del ruolo di capitano, le 12 azzurre conquistarono alla fine un argento da leggenda portando a casa la prima medaglia di sempre dello sport femminile italiano.

Prima l’Olanda padrona di casa, terza la Gran Bretagna.

Poche ore prima era arrivata la medaglia d’oro nella spada

Tornando dunque ai giorni nostri e alle Olimpiadi di Parigi 2024, a poche ore dallo splendido argento della ginnastica nella spada a squadre l’Italia femminile ha centrato un’altra pesantissima medaglia. Quella d’oro ai danni della padrone di casa della Francia.

A centrare l’impresa Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Gulia Rizzi e Mara Navarria, che al Grand Palais davanti ad un pubblico in gran parte avverso hanno portato a casa, dopo un tempo supplementare, la prima medaglia azzurra nella scherma dei Giochi che si stanno tenendo oltralpe. Un risultato pesantissimo in considerazione anche delle polemiche arbitrali dei giorni scorsi.