È stato un primo pomeriggio da cardiopalma quello vissuto ieri dall’Italia alle Olimpiadi di Parigi 24. Dapprima la squadra di Pallavolo maschile, impegnata contro il Giappone ai quarti di finale del torneo, a seguire l’epilogo della finale dello Skeet misto con gli azzurri Diana Bacosi e Gabriele Rossetti a battagliare contro USA.
Alla fine sarà medaglia d’oro, risultato che arriva neanche 10 minuti dopo la rimonta completata dalla formazione di De Giorgi che si impone 3-2 al tie break.
È stato un susseguirsi di emozioni una dietro l’altra.
L’Italia era favorita ma contro il Giappone ha firmato un’impresa
Quattro match point annullati agli avversari bastano forse da soli a mostrare quanto sia stato complesso il match che ha visto l’Italia opposta al Giappone nei quarti di finale del torneo di pallavolo. Alla fine l’hanno spuntata gli azzurri per 3-2 (20-25, 23-25, 27-25, 26-24, 17-15). Azzurri che dopo aver perso i primi due set hanno tirato fuori un orgoglio senza limiti firmando una vera e propria impresa. Una delle tante pecche mostrate - e bisognerà farne tesoro in vista della semifinale contro la Francia che ai quarti ha fatto fuori la Germania - è stata non aver chiuso la partita quando possibile. Gli azzurri hanno consentito all'avversario di restare sempre attaccato alla partita, un errore di valutazione che non andrà più commesso.
Il Giappone però gioca la partita della vita, si esalta con una difesa impenetrabile e si affida a Ishikawa che alla fine metterà a segno 32 punti. Il primo set lo conducono sempre gli asiatici, l’Italia è contratta e sbaglia troppo, perde di 5 punti e affida alla seconda frazione le speranze di riequilibrare il match. E in effetti è così.
Il migliore degli azzurri è per distacco Micheletto (che alla fine metterà a referto 24 punti) che schiaccia con una forza e potenza impressionanti ma attorno alla metà del set qualcosa si rompe. Il muro di Galassi segna il 17-13 per gli azzurri ma è proprio quando il set sembra prendere la via di Roma che le cose prendono una brutta piega.
Gli asiatici tornano infatti sotto - e qui si torna alla criticità già messa in evidenza pocanzi - trascinati sempre da Ishikawa e si portano sul 17-17. Da lì in poi si procede punto a punto (cosa che andava assolutamente scongiurata dato il bottino di vantaggio accumulato) e sul 23-23 un incredibile recupero difensivo di Yamamoto concede ai suoi un set ball che viene sfruttato alla perfezione.
Sul 2-0 per i giapponesi l’Italia è nel pieno della disperazione sportiva. Uscire dalle sabbie mobili dell’incontro sembra quasi impossibile e quella della medaglia d’oro (che la nostra nazionale insegue senza nascondersi a Parigi 24) torna ad assumere i contorni di un vero e proprio tabù. E il terzo set rispecchia in pieno la paura azzurra.
Sul 19-16 per gli asiatici, a cui si è arrivati con una serie di errori a servizio di Romanò dopo un buon inizio dei nostri, il volo nel precipizio sembra ormai inevitabile, ma poco dopo due difese dell’Italia fanno pervenire il punteggio sul 20-20. Sul 24-22 il Giappone non capitalizza il primo match point dell’incontro, un errore che si rivelerà fatale. Giannelli centra un ace e l’Italia si porta sul 24-24 e poco dopo, sul 25-25 è Lavia a piazzare un doppio punto che consegna il set all’Italia. È la scossa che serviva e nel quarto set gli azzurri conducono quasi sempre i giochi anche se dal 10-7 di inizio periodo si ritrovano a metà tempo di nuovo punto a punto. Il Giappone ad un certo punto mette anche la testa avanti (21-20) e qui l’Italia inizia a metterci più il cuore della tecnica.
Sul 24-24 con gli azzurri che nel frattempo hanno sprecato un set point il cuore batte fortissimo ma è ancora la difesa a muro a rivelarsi vincente: 26 a 24. È tutto pari.
La successione dei punteggi del quinto set spiega da sola quanto sia ormai diventata una battaglia di nervi: 8-8, 12-12 e quota 15 ad avvicinarsi inesorabilmente. Il Giappone arriva al quarto match point grazie a Ishikawa, l’Italia lo annulla ed è alla fine un muro di Russo a regalare una vittoria che ad un certo punto sembrava impossibile: "È un gruppo compatto, unito e su questo ci lavoriamo. Fa parte della nostra filosofia, quando arrivano i momenti difficili loro non mollano e so che tiriamo fuori quel qualcosa in più. Per questo ho preferito tenerli lì a lottare.
Ribaltarla è stata un'impresa, il Giappone è stato straordinario" ha dichiarato a fine gara il coach Ferdinando De Giorgi.
Skeet d’oro, Usa battuti e ‘soltanto’ secondi
Neanche il tempo di poter realizzare la portata dell’impresa della formazione di De Giorgi che l’Italia dello skeet misto sta per potare a termine le ultime battute della propria finale. Andrea Benelli, il ct azzurro che in carriera ha centrato un bronzo e un oro olimpico, osserva Diana Bacosi e Gabriele Rossetti e nella splendida location di Chateauroux, quasi 300 km lontano da Parigi, spera di poter rivivere quelle emozioni che solo la medaglia dal metallo più prezioso può regalare.
Gli azzurri avevano iniziato bene la finale contro gli Usa di Vincent Hancock, leggenda della disciplina con quattro ori centrati in carriera alle Olimpiadi, in coppia con Austin Jewell Smith, portandosi ad un break di vantaggio.
La tensione aumenta con il progredire della gara ma gli azzurri riescono a tenere il sangue freddo. Sarà il fattore decisivo. Si arriva alla serie con 8 colpi con i nostri avanti di 2 ma proprio in questo frangente Rossetti sbaglia un piattello. Tutto torna nelle mani di Diana Bacosi che si dimostra perfetta. Alla fine l’Italia chiude 45-44.
Nella storia delle Olimpiadi è l'oro numero 12 per l’Italia nel tiro a volo: gli ultimi li avevano conquistati sempre Rossetti e Bacosi in Brasile nel 2016.
La corsa liberatoria di Benelli - l'aveva promessa in settimana in caso di successo e ha mantenuta la parola data - è forse l’immagine più nitida di un pomeriggio azzurro letteralmente al cardiopalma.
L'Italia ad ora è ottava nel medagliere complessivo dei Giochi di Parigi 24 con 25 medaglie complessive: 9 ori - i 10 di Tokyo 2020 sono ad un passo, in quell'occasione gli azzurri hanno portato a casa 40 medaglie, miglior risultato di sempre - 10 argenti e 6 bronzi. A completare il quadro uno sfortunatissimo score a livello di quarti posti, ben 15. Nessuno ha fatto 'meglio'.