Non è ancora ufficiale, ma secondo AutoSprint ormai Adrian Newey ha scelto: nel 2025 collaborerà con Aston Martin con l'obiettivo di portare il team britannico ai vertici della Formula 1 soprattutto a partire dalla stagione 2026, quando ci saranno i nuovi regolamenti che rivoluzioneranno le vetture attuali. L'ufficialità dell'accordo Newey-Aston Martin dovrebbe arrivare nei primi giorni di settembre quando, stando ai vincoli contrattuali che hanno legato finora l'ingegnere inglese alla Red Bull, potrà effettivamente fare chiarezza su quello che sarà il prossimo team con il quale proverà a vincere il titolo mondiale dopo averlo già fatto con Wiliams, McLaren e Red Bull.

La decisione di Newey non sarebbe legata solo all'offerta economica presentatagli da Lawrence Stroll, proprietario di Aston Martin F1 (si parla di 100 milioni di dollari in quattro anni, ma le cifre ufficiali non verranno mai svelate), ma anche del progetto serio e vincente che avrebbe l'imprenditore canadese, pronto ad investire a lungo raggio per portare la Aston Martin ai vertici della Formula 1.

Nell'attesa che giunga la conferma del connubio tra Newey e Aston Martin, Mike Krack, Team-principal della scuderia britannica, ha spiegato perché, secondo lui, quest'anno c'è così tanta pressione sulle monoposto guidate da Alonso e Stroll e, soprattutto, perché tra addetti ai lavori e appassionati si ha la percezione che la squadra stia vivendo una stagione 2024 al di sotto delle aspettative.

L'ingegnere britannico afferma che, probabilmente, dopo un 2023 sorprendente per numero di podi e piazzamento finale nel mondiale costruttori (5° posto alle spalle della Mercedes), c'era un'attesa eccessiva nei confronti di un team che, ad oggi, non ha ancora tutte le carte in regola per competere ad armi pari con i colossi del Circus, Red Bull, Ferrari, McLaren e Mercedes.

Newey avrebbe deciso: Aston Martin dal 2025

Dopo le indiscrezioni che hanno parlato di incontri, colloqui, confronti e proposte tra Adrian Newey e Williams, Ferrari e McLaren, alla fine l'ingegnere più vincente della Formula 1 avrebbe optato per la soluzione Aston Martin. Lawrence Stroll, proprietario della compagine britannica, avrebbe convinto l'ex Red Bull non solo a suon di milioni.

Infatti avrebbe prospettato a Newey un progetto concreto (costituito anche da corposi investimenti) che, in un determinato numero di anni, dovrebbe garantire la conquista di (almeno) un campionato mondiale alla Aston Martin. Se ciò accadesse, Newey potrebbe aggiungere un altro tassello ai titoli già vinti con Williams, McLaren e Red Bull.

A questo punto, la visita di Newey al nuovo quartier generale di Silverstone della Aston Martin non sarebbe avvenuta per caso. Probabilmente, nel momento in cui ha visto le innovazioni introdotte dall'azienda inglese nella sua sede centrale per garantire un costante progresso delle monoposto di Formula 1, queste lo hanno convinto della serietà e della bontà delle intenzioni di Stroll.

Ci sarebbero poi altri due aspetti che avrebbero orientato il "Genio" inglese verso l'Aston Martin. Innanzitutto, la fornitura esclusiva di power-unit Honda che si è garantita la scuderia inglese a partire dal 2026. Un dettaglio, questo, per niente trascurabile, perché garantirebbe a Newey una cooperazione solida ed esclusiva con la casa giapponese. Inoltre, il patron Stroll si è già assicurato l'accordo con Aramco (sempre a partire dalla Formula 1 2026) che metterà a disposizione delle sue monoposto i nuovi carburanti sintetici che andranno a spingere i bolidi della classe regina del motorsport.

Dunque, in base alle indiscrezioni fornite da AutoSprint, sembra che le tessere del puzzle siano ormai andate verso i loro posti e che sia solo questione di (poco) tempo per apprendere del passaggio ufficiale di Adrian Newey alla Aston Martin.

Krack e il paragone tra Aston Martin e Union Berlino

Il 2024 della Aston Martin in Formula 1 appare (finora) avaro di soddisfazioni. La scuderia britannica annaspa alla ricerca di piazzamenti nella zona punti e, dopo 14 Gran premi, non è arrivato nemmeno un podio. La differenza con il 2023 è evidente: al termine della scorsa stagione, Fernando Alonso aveva collezionato otto podi. Il team aveva concluso l'anno con un quinto, sorprendente posto nel mondiale costruttori. Il Team-principal Mike Krack, in un'intervista rilasciata a The Mirror, ha spiegato perché, a suo parere, c'è così tanta delusione intorno alle prestazioni dell'Aston Martin.

L'ingegnere lussemburghese ha paragonato l'Aston Martin all'Union Berlino, squadra di calcio tedesca.

Quest'ultima, nella stagione 2022-2023, al termine di un campionato esaltante, aveva ottenuto una inattesa qualificazione alla Champions League. Tutto ciò aveva alzato l'asticella sulle aspettative intorno alla squadra di Berlino che, però, le ha disattese. Non abituata a competere ad alti livelli con colossi del calcio internazionale come Real Madrid, Bayern Monaco, Paris Saint-Germain e tante altre, l'Union Berlino è andata incontro ad un'annata deludente: immediata eliminazione dalla Champions League e salvezza raggiunta con affanno in Bundesliga.

Krack sostiene che sia accaduta la stessa cosa con l'Aston Martin. Dopo un 2023 fatto di podi e belle prestazioni, è arrivata la Formula 1 2024 nella quale si pensava che il team di Stroll potesse competere con i big del Circus, Red Bull, McLaren, Ferrari e Mercedes.

Invece, finora non è arrivato nemmeno un podio. In realtà, il Team-principal lussemburghese ha sottolineato che, mettendo da parte i podi e concentrandosi solo sul progetto della squadra: "Questo è un vero progresso".

Al contrario, se si guarda alle performance singole, in effetti si rischia di storcere il naso, vedendo che finora Alonso e Stroll non sono mai riusciti ad agguantare il podio, a differenza di quanto fatto nell'annata precedente. Krack però insiste nell'evidenziare: "Come squadra siamo progrediti, ma non abbiamo i punti che avevamo l'anno scorso. Questa è la realtà e sei giudicato in base a questo". Un paragone (quello con la stagione 2023 di Formula 1) che, a detta dell'ingegnere 52enne, ha alzato troppo l'asticella delle aspettative intorno all'Aston Martin.

Del resto, se guardiamo l'attuale mondiale costruttori, ci accorgiamo che anche adesso (dopo 14 Gran premi e nessun podio), l'Aston Martin è in quinta posizione; con meno punti rispetto al recente passato, sì, ma almeno in questo momento sta eguagliando il piazzamento del 2023.