Nella sua amata Vuelta Espana, la corsa che ha già conquistato per tre volte, Primoz Roglic ha ritrovato la strada della vittoria. Nella quarta tappa, il campione della RedBull Bora, ha preso l'iniziativa sulle rampe della salita finale di Pico Villuercas. Solo Mas e il sorprendente Van Eetvelt hanno retto al ritmo imposto da Roglic, ma nel finale più pedalabile diversi corridori, tra cui Landa e Almeida, sono riusciti a rientrare. Van Eetvelt si è poi lanciato nello sprint prendendo anche la traiettoria migliore nell'ultima curva, ma ha commesso la leggerezza di alzare un braccio ed è stato infilato da Roglic, che ha conquistato la tappa e la maglia rossa.

Nonostante la prestazione molto convincente, con una VAM di quasi 2000 nella parte dura della salita, lo sloveno si è detto un po' preoccupato per i dolori alla schiena che continuano ad inseguirlo dopo l'incidente dello scorso Tour de France.

Roglic: 'La salita era molto ripida'

Nel dopo corsa, Primoz Roglic ha spiegato di essere stato motivato dal grande impegno profuso da tutti i compagni.

"La squadra è stata impressionante. Vincere la tappa non era l'obiettivo principale, ma quando vedi i ragazzi correre così forte, con questo caldo, sono contento di finire con una vittoria" ha dichiarato Roglic.

"La salita finale era molto dura, molto ripida" ha aggiunto il campione della RedBull Bora. Il tratto più impegnativo della salita di Pico Villuercas misurava quasi tre chilometri, con una pendenza del 13.7%.

Roglic ha impiegato 12'05'' per completare questo tratto, salendo ad una velocità media di 14,45 chilometri orari e con una VAM di 1981. Questo dato indica i metri di dislivello che un corridore può superare in uno sforzo di un'ora.

Roglic ha raccontato di aver sentito ancora dei dolori alla schiena, ricordo della caduta che lo ha costretto al ritiro al Tour de France.

"Dopo alcune ore di corsa ho sentito la schiena darmi fastidio. Vediamo come si evolverà, spero che non peggiori. L'obiettivo rimane lo stesso: andiamo avanti pensando giorno per giorno" ha commentato Primoz Roglic.

Roglic in maglia rossa, Tiberi è quarto

Dopo la crono iniziale e le due tappe da volata che si sono divisi Groves e Van Aert, la Vuelta Espana è entrata davvero nel vivo in questa quarta tappa. La corsa ha proposto il primo della lunga sequenza di nove arrivi in salita previsti da qui a Madrid, quello a Pico Villuercas. Una fuga con Zana, Armirail, Castrillo e Moniquet non ha impensierito il gruppo, tirato prima dalla Visma di Van Aert e poi dalla Redbull di Roglic.

La corsa si è risolta tutta in un testa a testa tra gli uomini di classifica sulla salita finale, caratterizzata da un tratto con pendenze fino al 20% dai meno cinque ai meno chilometri dall'arrivo.

Qui la UAE ha preso l'iniziativa per prima con Pavel Sivakov, anche se Adam Yates è stato uno dei primi favoriti a staccarsi, insieme a Richard Carapaz. Primoz Roglic ha poi preso la testa ed imposto un ritmo forte e regolare. Su una strada che si è rivelata una vera mulattiera, tra tornanti e pendenze impossibili, solo Van Eetvelt e Mas sono riusciti a tenere il passo di Roglic. Usciti dal tratto più duro, gli ultimi due chilometri hanno dato però modo a diversi corridori di rientrare sulla testa della corsa, dove il ritmo è rallentato. Almeida, Galla, Riccitello e Landa si sono così riportati su Roglic, Mas e Van Eetvelt.

Landa ha poi provato ad anticipare la volata, ma Van Eetvelt e Roglic hanno reagito e lo sloveno ha superato il giovane belga a pochi metri dall'arrivo bruciando il suo cenno di esultanza.

Si è ben difeso Antonio Tiberi, arrivato a 18'' su una salita non proprio ideale per le sue caratteristiche, mentre il campione in carica Kuss ha concluso a 28''. Hanno deluso Carlos Rodriguez, a 51'', e soprattutto Carapaz e Yates, arrivati ad un minuto e mezzo. La classifica vede Roglic in maglia rossa con 8'' su Almeida, che appare già il leader della UAE, 32'' su Mas e 38'' su Tiberi.