In una giornata dai risvolti epici, molto diversa dalla cavalcata indisturbata dello scorso anno, Tadej Pogačar ha firmato la sua terza Strade Bianche. Partito come unico favorito della corsa, e atteso a un nuovo monologo, il campione del mondo ha trovato un avversario in Tom Pidcock, che ha accettato la sfida diretta senza timori reverenziali e, anzi, con un po' di sfacciataggine. Il britannico ha attaccato per primo a ottanta chilometri dall'arrivo, iniziando un entusiasmante e inatteso testa a testa con Pogačar. Lo sloveno è poi caduto in un tratto di discesa, ma è riuscito a superare il momento di difficoltà, riprendere Pidcock e involarsi verso il successo alla sua maniera.
Sul tratto di Colle Pinzuto, Pogačar ha innestato la marcia dell'assolo, costringendo il britannico ad arrendersi e segnando la prima doppietta consecutiva nella storia della Strade Bianche.
⚡ POGI GOES WILD!
Huge attack by Pogi and Tom Pidcock cannot follow the World Champion!
🌈 The rainbow jersey is on his way to win in Piazza del Campo#StradeBianche @CA_Ita pic.twitter.com/w1GJnaXfkB
— Strade Bianche (@StradeBianche) March 8, 2025
Pidcock accende la corsa a Monte Sante Marie
La Strade Bianche ha aperto il periodo delle grandi classiche primaverili del ciclismo in una bella giornata di sole che alzato dei nuvoloni di polvere nei tratti di sterrato della suggestiva campagna senese. La corsa si è aperta con una fuga di otto corridori, tra cui Connor Swift, Mark Donovan e Simone Petilli.
La UAE Emirates ha preso in mano le redini del gruppo, forte del ruolo di assoluto favorito di Tadej Pogačar. L'azione della UAE si è fatta sempre più insistente nei tratti di San Martino in Grania e Monte Sante Marie, il settore che tante volte ha deciso la corsa e in cui lo scorso anno si involò imprendibile Pogačar. Il gruppo si è disintegrato sotto la spinta di Del Toro e Wellens, riducendosi ad appena una decina di corridori.
A sorpresa, però, è stato Tom Pidcock, sempre francobollato a Pogačar fin dalle fasi iniziali, ad attaccare per primo dimostrando un bel temperamento. Il campione del mondo non si è fatto pregare per reagire e rilanciare, dando così il via al testa a testa che ha infiammato gli ultimi 78 chilometri di corsa.
I due hanno fatto il vuoto, raggiungendo in breve gli ultimi reduci della fuga iniziale, tra i quali Connor Swift ha trovato le energie per agganciarsi ai due campioni. Sterrato dopo sterrato, Pidcock e Pogačar hanno così inscenato un'azione a due con Swift a ruota, finchè un episodio ha rotto l'equilibrio a una cinquantina di km dall'arrivo. Pogačar è scivolato in una curva a sinistra in discesa, rotolando fuori strada. Un po' ammaccato, il campione del mondo è però ripartito velocemente, e dopo aver cambiato bici ha ripreso Pidcock, che non ha insistito dopo l'incidente dell'avversario, mentre Swift è rimasto inevitabilmente staccato.
💥 La durísima caída que ha sufrido Pogacar.#StradeBianche pic.twitter.com/v7oiquDWce
— Eurosport.es (@Eurosport_ES) March 8, 2025
L'attacco decisivo a 18 km dall'arrivo
La coppia al comando ha così ripreso la sua marcia, con un'intensità emotiva inattesa in una corsa il cui esito appariva del tutto scontato.
Intanto, più indietro si è formato un gruppetto con Wellens, Bilbao, Adrià e Healy, che ha lottato per la terza piazza.
La sfida tra Pogačar e Pidcock si è risolta nel secondo passaggio dal tratto di Colle Pinzuto, quando lo sloveno ha dato un'accelerata violenta rimanendo seduto sulla sella. Pidcock ha raschiato tutte le energie per resistere, ma ha dovuto cedere e assistere al volo solitario del campione del mondo. A 18 km dall'arrivo, Pogačar se ne è così andato nella sua classica fuga indisturbata, scavando rapidamente un solco enorme sul resto della corsa.
Il fuoriclasse sloveno si è potuto godere il finale e questa terza vittoria alla Strade Bianche, forse ancora più bella perchè arrivata al termine di una giornata difficile e non con un monologo come nella passata edizione. Pidcock ha chiuso secondo, con una prova molto convincente per qualità e temperamento, mentre Wellens ha staccato tutti gli altri per completare il podio, con Healy, Bilbao e Cort Nielsen a seguire.