Per analizzare la Milano-Sanremo di ciclismo che ieri ha incoronato per la seconda volta Mathieu Van der Poel, il giornale spagnolo Mundo Deportivo si è rivolto a un opinionista d'eccezione, Oscar Freire. L'ex iridato ha vinto a Sanremo per tre volte ed era stato l'ultimo campione in grado di andare a segno in più di una occasione prima di questo bis di Van der Poel. Freire si è detto entusiasmato per una corsa intensa e bellissima, così diversa dallo svolgimento più classico che concentrava tutta l'azione nel finale, sul Poggio e nella picchiata verso il traguardo di Via Roma.
Stavolta la corsa si è infiammata già sulla Cipressa, per merito di Tadej Pogacar, ma Freire non si è detto convinto della strategia adottata dal campione del mondo. Secondo il tre volte vincitore della Sanremo, Pogacar non avrebbe dovuto insistere dopo i primi scatti andati a vuoto, anche perchè Ganna non rappresentava un pericolo per lui.
'Ha vinto chi ha corso in maniera perfetta'
Secondo Freire, Tadej Pogacar ha perso la Sanremo anche per la sua eccessiva voglia di vincere e di strafare. "Tutti sapevano che avrebbe attaccato e che sarebbe stato il più forte, ma Mathieu Van der Poel ha delle qualità eccezionali" ha commentato l'ex iridato, criticando Pogacar per la sua insistenza nel continuare a tirare e scattare sul Poggio, quando avrebbe dovuto cambiare strategia vista la forza dimostrata da Van der Poel.
Freire ha visto in questo atteggiamento anche un eccessivo timore nei confronti di Filippo Ganna, che era rimasto leggermente staccato sugli scatti ripetuti del campione del mondo. "Per quello che abbiamo visto, Pogacar avrebbe dovuto fermarsi a metà del Poggio e lasciare più responsabilità a Van der Poel. Dietro c'era Ganna, ma per Pogacar non rappresentava un problema", ha commentato Freire.
"Quando ho visto che scattava e non riusciva a staccarlo ho capito che era persa per Tadej ed è stato così. Soprattutto è stata una classica spettacolare, che è stata vinta da chi ha corso in maniera perfetta. Van der Poel ha approfittato di Pogacar, mentre Ganna non avrebbe mai potuto vincere", ha analizzato Freire.
L'ex campione ha sottolineato la capacità di leggere la corsa di Van der Poel, la sua abilità nel muoversi in gruppo, doti che lo hanno portato all'ennesima prova impeccabile.
"Van der Poel ha corso molto bene, era messo meglio di tutti all'imbocco della Cipressa, non ho mai visto nessun momento di debolezza in lui. Ha collaborato con Pogacar e lo ha battuto in volata. E' stato il giusto vincitore" ha commentato Oscar Freire.
Il tris di Freire alla Sanremo
Oscar Freire ha legato alla MIlano - Sanremo una parte importante della sua carriera. L'ex corridore spagnolo ha vinto la classica per ben tre volte, nel 2004, nel 2007 e nel 2010, sempre in volata spuntando nel finale dopo corse improntate al risparmio. Nella mente degli appassionati di Ciclismo è rimasta ben salda soprattutto la prima vittoria, ottenuta a spese di Erik Zabel. Il tedesco, che aveva già vinto quattro volte a Sanremo, alzò le braccia prima di tagliare il traguardo, già sicuro della vittoria.
Mentre esultava, però, Freire lo sorpassò proprio sulla linea d'arrivo con il colpo di reni.
Nelle altre due occasioni, Freire vinse ancora allo sprint ma in modo più chiaro, battendo prima Allan Davis e Tom Boonen, e successivamente lo stesso Boonen e Petacchi.