Neanche il quinto assalto è bastato a Tadej Pogačar per rompere il tabù della Milano - Sanremo. Il campione del mondo di ciclismo aveva messo la Classicissima di Primavera in testa agli obiettivi stagionali, spinto da una motivazione speciale, quella di inserire nel proprio palmares una delle poche corse che ancora gli resistono. Nelle precedenti quattro partecipazioni, Pogačar era sempre andato all'attacco sul Poggio, ma senza riuscire a fare davvero la differenza, conquistando al massimo il terzo posto nella scorsa edizione. Quest'anno, il fuoriclasse sloveno ha deciso di giocarsi il tutto per tutto con una strategia ancora più aggressiva, una serie di scatti sulla salita della Cipressa, più lunga e impegnativa del Poggio ma anche più lontana dal traguardo.

Nonostante una prova generosa e di altissimi contenuti tecnici, Pogačar non ha potuto scrollarsi di dosso Van der Poel, che poi ha conquistato la vittoria davanti a Ganna e allo stesso campione del mondo. Nel dopo corsa, il campione della UAE è apparso un po' tirato e contrariato per questa sconfitta in una corsa a cui teneva tanto. "Analizzeremo la situazione e poi vedremo dove abbiamo sbagliato" ha commentato Pogačar, mentre il suo Team manager Mauro Gianetti ha spiegato che il posizionamento di alcuni compagni all'inizio della Cipressa lo ha costretto ad anticipare il suo attacco.

Pogačar: 'Forse mi è mancata un po' di potenza in più'

Per questa Milano - Sanremo 2025, il quinto assalto ad una delle ultime corse che mancano al suo palmares, Tadej Pogačar e la UAE hanno studiato una strategia inedita con l'entrata in scena dirompente e diretta del campione del mondo già sulla salita di Cipressa.

Wellens e Narvaez hanno impresso un ritmo forsennato fin dalle prime battute e poi è stato Pogačar a scattare a ripetizione.

Questa tattica aggressiva ha portato alla più veloce scalata di sempre della Cipressa. La salita è stata completata in 9'01'', ad oltre 37 chilometri orari di media. Sul Poggio, invece, nella sfida diretta tra Pogačar e Van der Poel, con Ganna staccato di qualche secondo, il ritmo è stato meno continuo e la salita è stata completata in 5'55'', lontano dal 5'29'' dello scorso anno, quando la dinamica della corsa fu completamente diversa.

Nel dopo corsa, Pogačar ha risposto alle domande su questa tattica così aggressiva sulla Cipressa. "Adesso analizzeremo la situazione e poi vedremo dove abbiamo sbagliato" ha commentato il campione della UAE. "Per ora posso solo dire che abbiamo corso molto bene. Secondo me è stata una corsa molto buona. Abbiamo provato tutto e reso la gara molto esplosiva, ma non è bastato.

Oggi c'erano due corridori migliori. L'anno prossimo avrò un'altra possibilità" ha continuato Pogačar.

Il campione del mondo ha spiegato che il percorso della Sanremo non è congeniale per lui e che non gli permette di fare più di quanto tentato finora. "Sulla carta sarebbe più vantaggioso per me se il Poggio fosse lungo cinque chilometri al dieci percento. Ma è quello che è. È una corsa in cui per me è molto difficile fare la differenza. Sono le leggi della natura e non posso fare magie. Le gambe erano molto buone. Forse mi è mancata un po' di potenza in più, ma ero in buona forma" ha aggiunto Pogačar.

Gianetti: 'Una Sanremo grandiosa'

Il Team manager della UAE Emirates, Mauro Gianetti, ha analizzato a caldo l'andamento della Milano - Sanremo e ha spiegato che alcuni errori hanno portato Pogačar ad anticipare i tempi dell'attacco.

"Il piano era di attaccare sulla Cipressa. Purtroppo Del Toro è rimasto bloccato troppo indietro e non ha potuto portarsi in testa al gruppo. Tadej ha dovuto attaccare troppo presto" ha commentato Gianetti, che però si è detto entusiasmato per lo spettacolo offerto dalla corsa.

"'È stata una Sanremo grandiosa, con i tre più forti al comando, mancava forse solo Mads Pedersen. Sapevamo che Van der Poel e Pippo erano in forma smagliante. Questa per noi è una corsa difficile. Abbiamo provato di tutto, Tadej ha corso con grande cuore e fatto un grande spettacolo" ha concluso Gianetti.