La Milano - Sanremo 2025 ha regalato una corsa che è stata un vero stop per il ciclismo. Mathieu Van der Poel ha conquistato la sua seconda Classicissima al termine di una sfida epica con Tadej Pogacar e Filippo Ganna, iniziata già sulle rampe della Cipressa, quando il Campione del Mondo è scattato a ripetizione. I tre fuoriclasse hanno scavato un solco abissale rispetto al resto della corsa, ma nonostante questa strategia generosa e un po' folle, Pogacar non è riuscito mai a mettere in difficoltà Van der Poel. Nel finale, Ganna si è riagganciato ormai in vista dello sprint, ma Van der Poel è partito dalla testa e non ha concesso spazio agli avversari, firmando così una classica che è già da consegnare tra le perle della storia del Ciclismo.

"Vincere la Sanremo una volta è già speciale, ma questa, battere Pogacar e Ganna è un onore" ha dichiarato il vincitore subito dopo l'arrivo.

Ciclismo, la sfida tra VDP, Pogacar e Ganna

La Milano Sanremo 2025 è partita da Pavia in una giornata autunnale, con pioggia e freddo che hanno poi lasciato il posto al sole una volta arrivati in Riviera. Dopo pochi chilometri si è formata in testa una fuga con Nencini, Verre, Marcellusi, Veistroffer, Le Berre, Turconi, Stewart e Sbaragli.

La Alpecin ha messo in testa al gruppo Silvan Dillier e la situazione si è cristallizzata per decine e decine di chilometri, con le altre squadre dei favoriti che sono potute rimanere più nascoste. Ormai nella zona dei Capi, il ritmo e la tensione si sono fatti più intensi, con una lotta serrata per tenere le prime posizioni che ha visto anche Ineos e UAE portarsi al comando.

Macellusi è stato l'ultimo fuggitivo ad essere raggiunto, proprio all'imbocco della Cipressa.

La UAE di Pogacar ha tenuto fede al suo proposito di fare corsa dura e imposto un ritmo forsennato con Wellens, a cui ha dato continuità l'azione di Narvaez. L'ecuadoriano ha preparato l'attacco di Pogacar, che è scattato con violenza a 24 km dall'arrivo.

Mathieu Van der Poel ha però reagito con apparente facilità e anche Ganna ha risposto allo sloveno, dando inizio ad uno vero show che ha fatto salire alle stelle il livello tecnico e emotivo del finale di corsa. Pogacar ha insistito con i suoi scatti, ma Van der Poel non ha mai perso un metro, mentre Ganna con qualche difficoltà è riuscito a scollinare la Cipressa agganciato ai due rivali.

Dopo una discesa condotta a tutta da Pogacar e il breve piano sull'Aurelia, la sfida ha proposto il secondo atto sul Poggio. Pogacar ha insistito nei suoi attacchi ripetuti fin dalla prima parte, tra un tornante e l'altro. Van der Poel ha risposto e ha poi rilanciato in vista dello scollinamento, nello stesso punto in cui si involò due anni fa.

Ganna si è difeso in questa parte, ha perso qualche secondo, per poi lanciarsi in discesa e nel piano finale per approfittare di qualche eventuale indecisione di Pogacar e VDP, che però hanno collaborato fino all'ultimo km, rendendo difficile la rincorsa del campione della Ineos.

Solo nelle ultime centinaia di metri Ganna è riuscito ad accodarsi, ma Van der Poel si è lanciato nella sua volata che non ha lasciato scampo. VDP ha subito scavato qualche metro tra sé e gli altri, mettendo le mani su una Milano - Sanremo da sogno. Ganna ha chiuso secondo, con Pogacar terzo, in quella che sembra essere una corsa stregata per lui. Più distante, Matthews ha regolato il gruppo inseguitore per la quarta piazza.

'Tadej era il più forte in salita'

Nel dopo corsa, le parole di Mathieu Van der Poel sono state l'immagine di una Sanremo epica, una sfida mai vista nella storia recente di questa classica. "Vincere una volta la Milano - Sanremo è speciale, ma questo, battere Pogacar e Ganna è un onore per me. Non so proprio cosa dire, sono davvero, davvero felice" ha commentato l'ex campione del mondo, che poi ha cercato di riannodare gli aspetti più tecnici e tattici di questo finale frenetico e palpitante.

"Era chiaro che Tadej era il più forte in salita. Il modo in cui ha pedalato sulla Cipressa è stato davvero impressionante. Dopo quella salita, abbiamo collaborato bene insieme. Ha senso: non si lasciano semplicemente sfuggire tre posti sul podio. Per me, il traguardo oggi era in cima al Poggio, perché Tadej non poteva fare la differenza dopo. Speravo di contrastarlo, ma oggi è stato molto forte" ha dichiarato VDP, che poi ha spiegato la sua insolita condotta di gara nelle battute finali, quando si è portato al comando e ha lanciato uno sprint molto lungo.

“Nello sprint ho poi deciso di partire presto. Questo per sorprendere Tadej e Filippo: pensavano che volessi accorciare lo sprint, quindi credo che siano rimasti sorpresi quando sono partito ai 300 metri. Mi sentivo abbastanza forte da resistere, quindi è stata la tattica giusta”, ha concluso Van der Poel.