Nell'infinita serie di vittorie che la UAE Emirates sta mettendo a segno in questa stagione memorabile per il ciclismo, è arrivato di nuovo il turno di Adam Yates. Già vittorioso una settimana fa alla Coppa Agostoni, lo scalatore britannico si è ripetuto nel Trofeo Tessile & Moda – Valdengo Oropa, nuova corsa nata quest'anno sulla spinta della Lega del ciclismo presieduta da Roberto Pella. La corsa si è conclusa sulla salita al Santuario di Oropa, celebre soprattutto per l'impresa di Marco Pantani al Giro d'Italia del 1999. La UAE è arrivata al via con la formazione nettamente più forte del gruppo, composto in gran parte da team professional e continental.

Sulla salita finale, gli UAE hanno però trovato un degno avversario nel giovane francese Mathys Rondel, che solo nelle battute finali ha dovuto cedere ad Adam Yates.

Fuga iniziale con otto corridori

All'indomani del Lombardia, il calendario del ciclismo ha proposto un appuntamento nuovo di zecca, il Trofeo Tessile & Moda – Valdengo Oropa. La corsa è nata per prendere il posto dell'antico Trofeo Baracchi, la cronocoppie che ha cercato senza successo il rilancio ed è stata così sostituita da questo nuovo appuntamento in linea.

Con l'organizzazione del Gs Emilia, la corsa ha proposto un tracciato di 170 chilometri da Valdengo a Oropa, quasi interamente pianeggiante fino all'imbocco della salita finale con gli ultimi 7 km all'8%. Al via si è presentata una super UAE Emirates, con Vine, Yates e Sivakov, pronta a dominare questa nuova gara, visto il parterre di avversari abbastanza modesto.

Nelle fasi iniziali si è formata in testa una fuga con Jimmy Janssens, Sinuhé Fernández, Guillermo Thomas Silva, Sjoerd Bax, Martin Urianstad, Kevin Pezzo Rosola, Manuel Oioli e Niccolò Pizzi. La UAE ha preso come previsto la testa del gruppo per portare i propri scalatori fino all'inizio della salita di Oropa.

Cede Sivakov, ma per la UAE c'è Yates

La fuga non ha avuto nessuna chance di vittoria e il gruppo si è presto selezionato sulle prime rampe della salita finale, dove però è stato scongiurato il prevedibile campionato interno della UAE. Jai Vine ha dato una prima accelerata, poi è stato Pavel Sivakov ad attaccare. Il francese ha trovato un avversario coriaceo nel giovane connazionale Mathys Rondel, talento emergente della Tudor.

Sivakov non è riuscito a fare la differenza ed è anzi stato staccato da Rondel. Da dietro è entrato in azione anche Adam Yates, e anche Vine si è riacceso per tentare la rimonta dopo le difficoltà del compagno. Yates è riuscito a riprendere Rondel, mentre Vine ha pagato lo sforzo ed è rimasto più indietro.

Nel finale, Yates è sembrato sul punto di cedere, ma ha poi sfoderato l'accelerata decisiva sul rettilineo d'arrivo andando a vincere. Rondel ha concluso secondo dopo una scalata davvero convincente, mentre Vine ha completato il podio davanti a Scaroni, Chumil e Sivakov. La UAE ha così raggiunto l'incredibile quota di 94 vittorie stagionali e ha ancora una manciata di appuntamenti per sfondare il tetto di 100.