Si sono svolti questo pomeriggio i funerali di Alessandro Morricella, il giovane martinese deceduto a causa di un incidente sul lavoro all'Ilva. Una morte che ha sconvolto la città di Martina Franca e tutto il territorio limitrofo, tanto che il sindaco Franco Ancona ha proclamato il lutto cittadino e si è presentato al Pala Wojtyla - luogo scelto per i funerali proprio per contenere il maggior numero di gente possibile che voleva manifestare il proprio affetto, la propria vicinanza e cordoglio alla famiglia di Alessandro - con la fascia, così come altri sindaci del territorio.

La salma del 34enne è giunta da Bari, dove ieri è stata effettuata l'autopsia sul corpo investito da un getto di ghisa e dove il martinese era ricoverato dopo l'incidente all'interno dell'industria siderurgica. A celebrare la funzione Padre Luigi De Giorgio, vicario foraneo della città e parroco della Chiesa di San Francesco d'Assisi.

La funzione

Nel corso della celebrazione Padre Luigi ha usato diverse metafore calcistiche, come omaggio ad Alessandro, che militava in una compagine di calcio a 5 nella vicina Locorotondo. "Alessandro - queste le parole del religioso - durante tutta la sua vita ha sempre dimostrato che soltanto uniti si può vincere, sia nel calcio che nella vita. Una squadra di calcio vince solo quando tutti i giocatori si passano il pallone e lottano uno per l'altro e non quando in campo ci sono egoismi.

Così anche nella vita, solo l'unione di tutti i membri della famiglia riesce a far superare i momenti di difficoltà. E tutti voi - ha proseguito rivolgendosi alle diverse migliaia di persone giunte a rendere omaggio al giovane martinese - siete la dimostrazione che l'insegnamento di Alessandro ha raccolto i suoi frutti. Il nostro concittadino era un calciatore, un figlio, un fratello, ma era anche un marito ed un padre esemplare ed in questo momento di dolore dico a tutti voi di essere uniti, perché solo con l'unione si può affrontare un dolore così immenso".

Tanti i messaggi anche da parte delle autorità e di chi conosceva e voleva bene ad Alessandro, tanto che all'entrata del Palazzetto dello Sport si poteva leggere uno striscione firmato dagli ultrà della curva nord di Martina Franca che recitava: "Grande uomo, grande vincente, il tuo ricordo vivrà nel cuore della gente". Un uomo che ha lottato fino alla fine, la cui perdita lascia un dolore immenso all'intera comunità.