Sono trascorse poco più di due settimane, da quando la trasmissione televisiva Le Iene ha dato voce alla campagna che ormai è sulla bocca di tutti, Ie jesche pacce pe te. L'iniziativa organizzata dal minibar nel rione Tamburi per raccogliere fondi da destinare all'ospedale SS. Annunziata di taranto per creare un polo pediatrico oncologico di supporto alle centinaia di bambini che tutt'oggi, in riva ai due mari, si ammalano di tumore con percentuali sempre allarmanti.
Era il 26 febbraio quando l'inviata della trasmissione di Italia 1, Nadia Toffa, per l'ennesima volta si è occupata della questione ed ha aiutato l'associazione a diffondere l'iniziativa, alla quale ha aderito anche la squadra di calcio del Taranto.
Ebbene, in soli 17 giorni la campagna è riuscita a raggiungere cifre impensabili, soprattutto considerando il breve lasso di tempo.
Le jesche pacce pe te
Ormai è una delle frasi più in voga in quest'ultimo periodo e non solo a Taranto. Questo slogan ha accompagnato tutta la campagna che ha permesso, ad oggi, di raccogliere ben 337.000 €, un risultato enorme, considerando che l'obiettivo era di arrivare a quota 80.000, un ammontare che avrebbe permesso l'assunzione di un singolo medico pediatra. La cifra è stata svelata ieri pomeriggio quando Nadia Toffa è giunta nel capoluogo ionico ed ha consegnato le cifre raccolte. Solo la t-shirt autografata da tutti gli inviati delle Iene, messa all'asta su ebay, è stata battuta per 10.050 €.
I cittadini hanno fatto il loro, con questa campagna che ha portato risultati stupefacenti; il punto però è che adesso tocca alle istituzioni, di qualunque genere e grado. A cominciare dalla nuova giunta comunale (qualsiasi essa sia) che si insedierà questa primavera, continuare la strada intrapresa e porre finalmente e definitivamente una soluzione ad una problematica che va avanti da troppi anni e che puntualmente finisce nel dimenticatoio lasciando lo status quo inviariato da decenni. Per questo i cittadini di Taranto chiedono giustizia e soprattutto, di non essere lasciati soli.