Il 24 gennaio 2014 scade il termine ultimo per versare la Mini-Imu, una velenosa coda dell’Imu 2013 dovuta dai possessori di prime case e relative pertinenze che grazie alla sanatoria introdotta dal Governo Letta hanno fruito della cancellazione della seconda rata Imu 2013.
Non tutti i possessori di prime case sono però chiamati a versare la Mini-Imu, stante il disposto in base al quale a versare il tributo devono essere i soli cittadini residenti nei Comuni che grazie alla discrezionalità concessa dalla Legge hanno innalzato l’aliquota base prevista dalla Legge al 4 per mille. Facciamo adesso il punto su calcolo e modalità di versamento della Mini-Imu, ponendo poi particolare attenzione al caso del pagamento minimo.
Per essere sicuri di non aver commesso errori nei conteggi è bene contattare un commercialista o utilizzare uno dei tanti simulatori online (particolarmente intuitivo quello di amministrazioni comunali.it) che al termine della procedura consentono anche la stampa del modello F24. L’utilizzo di tale modello è infatti indispensabile per versare la Mini-Imu 2013-2014.
In tal caso la Legge prescrive che il contribuente sia esente e non debba pagare nulla; la criticità di fondo sta nel fatto che anche da questo punto di vista il Comune reca facoltà discrezionale e può deliberare soglie di pagamento minime differenti.
A complicare il quadro la difficoltà a reperire tali variazioni, considerato che potrebbero essere contenute nella delibera Imu 2013, in quella approvata nel 2012, o ancora all’interno del regolamento Imu o in quello che riguarda le entrate locali.
Invitiamo dunque i contribuenti a prestare la massima attenzione a questo aspetto, il tutto per evitare il concretarsi di due (entrambe spiacevoli) situazioni:
Non tutti i possessori di prime case sono però chiamati a versare la Mini-Imu, stante il disposto in base al quale a versare il tributo devono essere i soli cittadini residenti nei Comuni che grazie alla discrezionalità concessa dalla Legge hanno innalzato l’aliquota base prevista dalla Legge al 4 per mille. Facciamo adesso il punto su calcolo e modalità di versamento della Mini-Imu, ponendo poi particolare attenzione al caso del pagamento minimo.
Mini-Imu 2013-2014 prima casa: info, calcolo, aliquote e F24
La Mini-Imu 2013-2014 sulla prima casa corrisponde col 40% della differenza tra quanto si sarebbe dovuto versare con l’aliquota stabilizzata a norma di legge e quanto si dovrebbe invece versare al netto della nuova aliquota comunale; i contribuenti chiamati a corrispondere la Mini-Imu sono oltre 10 milioni, considerato che quasi il 30% dei Comuni italiani (2.300 sugli 8.000 totali) hanno incrementato la soglia base stabilita dalla Legge.Per essere sicuri di non aver commesso errori nei conteggi è bene contattare un commercialista o utilizzare uno dei tanti simulatori online (particolarmente intuitivo quello di amministrazioni comunali.it) che al termine della procedura consentono anche la stampa del modello F24. L’utilizzo di tale modello è infatti indispensabile per versare la Mini-Imu 2013-2014.
Mini-Imu 2013-2014 prima casa, massima attenzione al pagamento minimo
Nel momento in cui si è chiamati a comprendere quanto sia necessario versare per regolarizzare la propria posizione davanti all’erario, è molto importante tenere conto delle detrazioni (200 euro di base e 50 euro per ogni figlio sotto i 26 anni a proprio carico). E’possibile che al termine della procedura e considerate le detrazioni suddette, l’esatto ammontare del tributo (che in media costerà agli italiani non più di 50-60 euro procapite) risulti infatti inferiore alla soglia di 12 euro.In tal caso la Legge prescrive che il contribuente sia esente e non debba pagare nulla; la criticità di fondo sta nel fatto che anche da questo punto di vista il Comune reca facoltà discrezionale e può deliberare soglie di pagamento minime differenti.
A complicare il quadro la difficoltà a reperire tali variazioni, considerato che potrebbero essere contenute nella delibera Imu 2013, in quella approvata nel 2012, o ancora all’interno del regolamento Imu o in quello che riguarda le entrate locali.
Invitiamo dunque i contribuenti a prestare la massima attenzione a questo aspetto, il tutto per evitare il concretarsi di due (entrambe spiacevoli) situazioni:
- Il contribuente paga la Mini-Imu 2013-2014 senza che fosse dovuta;
- Il contribuente non versa la Mini-Imu 2013-2014 convinto di rientrare nella fascia esentata per via del pagamento minimo e si ritrova invece a risultare moroso o ritardatario perché il proprio Comune di residenza ha deliberato soglie di pagamento minimo diversificate.
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