Tasi, la tassa sui servizi a carico di tutti i proprietari che gli italiani dovranno pagare nel 2014, ha una sola certezza: influirà sul bilancio delle famiglie per 40 euro, mentre le tante incertezze sono legate alle date di pagamento e alle percentuali dell'aliquota sul tributo, che i comuni possono adeguare rispetto al 2,5 precedente, arrivando al 3,5 per mille. Ci si aspetta quindi una via di mezzo, che attesterebbe la tassa al 3,0 per mille.

E pensare che c'erano state promesse di riduzione fiscale da parte del governo, i dati della Uil e di Confedilizia dimostrano il contrario: se l'aliquota venisse portata a 3.5 per mille, la Tasi 2014 costerebbe ai cittadini più della vecchia Imu 2012.

A quanto sembra, questa è l'unica strada percorribile dall'esecutivo per consentire ai comuni di fare cassa e non è certamente una buona notizia per gli italiani che si ritroveranno davanti ad un altro aumento, che si va a sommare ai numerosi aumenti 2014, che da soli influiranno di circa 1384 euro a famiglia, rispetto a quanto pagato nel 2013.

Se poi aggiungiamo la Tares 2013, il cui saldo si sta pagando in questi giorni in tutte le città italiane e il canone Rai, che va pagato entro il 31 gennaio 2013, andremo sicuramente incontro ad un 2014 all'insegna delle tasse e degli aumenti.

Sulle date per le tasse sulla casa è ancora mistero, si sa soltanto che esiste l'intenzione di suddividerle in due rate a scadenza semestrale, l'unica data certa resta quella della Mini Imu, fissata al 24 gennaio 2014 ma attuabile al momento solo dai Comuni che hanno già aumentato l'aliquota nel 2013.

La pressione fiscale non si arresta, nel 2013 ha raggiunto la vetta record del 44,3%, nel 2014 la previsione è superiore al 44%; secondo la Confcommercio la situazione economica in cui versa il paese potrebbe influire negativamente anche sui Saldi 2014, che si stanno svolgendo in tutta Italia in questi giorni.