Il Decreto legge n. 4del 28 gennaio 2014 la definisce "collaborazionevolontaria" per sottolineare l'ultima possibilità concessa a chi haesportato capitali ed attività all'estero, sottraendoli all'imposizione fiscalecome da materia tributaria. Con il suddetto decreto legge, in vigore dalloscorso 29 gennaio, dato il suo carattere di urgenza, si mira a combatterel'evasione fiscale ed ottenere l'emersione e il rientro dei capitali esportatiall'estero.

Chi detiene capitali, investimenti ed attività di naturafinanziaria all'estero, dovrà presentarsi volontariamente pressol'amministrazione finanziaria per fornire tutti i documenti utili e leinformazioni che possano ricostruire il cespite detenuto all'estero edusufruire, quindi, della procedura di collaborazione volontaria.

Tale procedura permette di ridurre le sanzioni fino al 50% edi ottenere la copertura penali per i reati di infedele ed omessadichiarazione. Sono inoltre ridotti fino alla metà della pena anche i reatilegati alle false fatturazioni per operazioni inesistenti o altre dichiarazionifraudolente.

Quanto dovuto dovrà essere versato in un'unica soluzioneconsiderando le imposte, le sanzioni e gli interessi, senza la possibilità dieffettuare la compensazione. Attenzione a fare i furbi: non potranno usufruiredella procedura stabilità dalla collaborazione volontaria coloro che presentinola richiesta dopo aver ricevuto formale conoscenza di accessi, ispezioni,verifiche o dopo che possano essere iniziate, a suo carico, attività diaccertamento amministrativo o di procedimenti penali per la violazione dellenorme tributarie.

Infine si ricorda che l'istanza può essere presentata entroil 30 settembre 2015.