La Tasi è una nuova tassa inoltrata quest'anno, vediamo che cosa decreta il prospetto dei tre sindacati dell'inquilinato e la Confedilizia, quanto e chi dovrà sborsare tra inquilini e proprietari, e come avverrà la partizione consentita dalla legge, facciamo un po' di chiarezza.

Toccherà ai Comuni di tutto il territorio italiano stabilire in che modo l'affittuario dovrà prendere parte al pagamento della cosiddetta imposta Tasi che viene conteggiata tra il 10 e il 30% mentre per la parte rimanente dovrà essere versata integralmente dal possessore dell'appartamento.

Andando nello specifico il proprietario della casa sarà tenuto a sborsare la somma per l'istallazione d'impianti di sorveglianza dotati di schermi video, sistemi di antifurto, illuminazione pubblica e citofoni, invece saranno a carico dell'inquilino le spese per il mantenimento ordinario come l'utilizzo della corrente elettrica, l'impiego di acqua e gas, i test per il buon funzionamento dei contatori e il mantenimento di ipotetici impianti sportivi.

Nel caso ci fosse un custode che opera nello stabile lo stipendio dello stesso dovrà essere suddiviso tra l'intestatario dell'abitazione e il locatario, il primo (proprietario) verserà il 10% dell'intera quota e il secondo (inquilino) verserà la somma rimanente 90%.

Il possessore della casa è tenuto a versare la parcella dell'amministratore, a meno che sul contratto d'affitto non sia specificato che le spese saranno suddivise al 50% tra proprietario e inquilino. L'affittuario si vedrà costretto a elargire l'intera somma in caso di danneggiamento delle funi dell'ascensore.

La cosa migliore da fare per tutelare i propri diritti sia quelli del proprietario che dell'inquilino è di includere nel contratto d'affitto tutte le voci di suddivisione sanzionate nel prospetto di Confedilizia e dei tre sindacati dell'inquilinato trovando così un compromesso che eviterà possibili controversie, si precisa che le spese potranno essere detratte fiscalmente.