L'ultima Legge di Stabilità ha istituito la IUC, l'Imposta Unica Comunale, il cui scopo avrebbe dovuto essere quello di portare maggiore liquidità ai Comuni. La questione si è tuttavia dimostrata più complicata del previsto in quanto il tributo sopra citato va a sua volta suddiviso in tre tasse di scadenze e importi differenti: l'Imu, la Tasi e la Tari.

Cerchiamo quindi di fare un po' di chiarezza su queste tre tasse, che stanno davvero complicando la vita agli italiani già strozzati da una crisi economica senza precedenti.

Cos'è la Tasi?

La Tasi è la tassa sui servizi indivisibili dei comuni quali la pulizia delle strade, l'illuminazione pubblica e quant'altro.

Va pagata da tutti i cittadini proprietari di immobili, tra cui anche la prima casa, negozi, capannoni. La prima rata della Tasi scade il 16 giugno ma nei comuni dove non sono state ancora definite aliquote e detrazioni, è stata prorogata al 16 ottobre. Per entrambi i casi, resta il saldo al 16 dicembre.

Cos'è l'Imu?

Si tratta dell'Imposta Municipale Unica e va pagata dai proprietari di seconde case oltre che di capannoni e beni commerciali. Il pagamento è diviso in due rate con scadenza 16 giugno (senza proroghe) e 16 dicembre . Nel caso in cui il comune non abbia deliberato le aliquote Imu, la tassa va pagata lo stesso per subire poi un eventuale conguaglio nella scadenza di fine anno.

Cos'è la Tari?

La Tasi è la tassa sui rifiuti e va pagata in acconto in base alle scadenze determinate dai bollettini spediti dal comune. In questo senso, è prassi frequente suddividere il tributo in quattro parti da pagare ogni due mesi.

I pagamenti di Imu, Tasi e Tari possono essere effettuati con il modello F24 o con il classico bollettino postale.