Torna a materializzarsi l’incubo delle tasse sulla casa, con milioni di italiani che nei prossimi giorni saranno chiamati a pagare Tasi e Tari 2014: ricorderete di certo il vero e proprio caos creatosi in particolare attorno alla Tasi, con la guerra tra Comuni e Stato prima e il valzer di tempistiche connesse alla pubblicazione di aliquote e detrazioni poi. Per la Tari 2014 la situazione è leggermente diversa a cominciare ad esempio dal fatto che differentemente dalla Tasi, nel caso della tassa sui rifiuti le amministrazioni provvederanno all’invio a casa del bollettino contenente l’importo da dover saldare.

Nell’analizzare il fenomeno Tari 2014 abbiamo deciso di partire dalla questione tariffe: il problema risiede nel fatto che non esistono delle quote fisse, si è dunque davanti ad un tributo che può assumere diverse forme e pesare in modo diverso da Comune a Comune. Una famiglia con cinque membri che vive in una casa di 120 metri quadrati sita ad esempio a Cremona paga 1,7 euro al metro quadrato, ad Asti 4,4 euro mentre a Cagliari 5,7 euro. Tutto dipende quindi dalla particolare situazione familiare ma anche da quanto stabilito dal Comune di residenza: mettiamo dunque un po’ d’ordine analizzando scadenza, calcolo e conteggio online riferite alla Tari 2014.

Tari 2014: scadenza, calcolo e conteggio online

Partiamo col dire che la Tari 2014 va pagata da chi occupa a qualsiasi titolo un immobile, ovvero da chi produce effettivamente i rifiuti: la ragion d’essere del tributo risiede infatti nell’espressione contenuta nella normativa europea e riassumibile nell’espressione ‘chi inquina paga’. Nel caso di famiglie la Tari 2014 viene calcolata in base alle dimensioni dell’immobile e al numero di persone che vi abitano (la tassa va comunque pagata da chi risiede nell'immobile o lo occupa, anche da un inquilino purchè vi risieda per più di sei mesi), ma il tributo è pagato anche da titolari di imprese commerciali o industriali dato che la Tari 2014 è dovuta per il possesso o detenzione a qualsiasi titolo di locali o aree scoperte, adibiti a qualsiasi uso, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Come si calcola la Tari 2014? La base imponibile va individuata nella superficie calpestabile delle unità immobiliari iscritte nel catasto: nel caso della Tari 2014, la superficie assoggettabile all’imposta è pari all'80 per cento di quella catastale, ecco perchè oltre alle dimensioni dell'immobile viene conteggiato anche il numero di persone residenti. Chiunque volesse procedere al calcolo in autonomia può servirsi del software di Amministrazionicomunali.it che a giorni renderà disponibile il calcolatore (per il momento è attivo solo quello della Tasi). La Tari 2014 deve garantire la copertura integrale dei costi del servizio di trattamento dei rifiuti ma, come accennato, non esiste una scadenza unica nazionale: come nel caso della Tasi, anche in riferimento alla Tari 2014 tutto è demandato alle delibere dei Comuni che sono comunque tenuti a garantire almeno due rate semestrali. Numerose Amministrazioni hanno in particolare optato per la fissazione di 4 rate: 16 giugno e 31 luglio (già scadute), 30 settembre e 30 novembre. In molti quindi saranno chiamati a pagare la Tari 2014 entro il prossimo 30 settembre: per scoprire se tale scadenza interessa anche il proprio Comune bisogna consultare le delibere approvate al riguardo e pubblicate sul portale online della stessa amministrazione comunale.