Ciò che doveva essere motivo di soddisfazione per tutti i contribuenti italiani, sta per diventare invece motivo di dubbi, interrogativi e perplessità. Insomma un vero tormentone. Appena approvato, difatti, il decreto che materializza dal 2015 l'inoltro a casa della dichiarazione dei redditi precompilata, già è motivo di discussioni. Molti sono gli interrogativi per i quali ci si aspetta una risposta che possa fugare la preoccupazione che si possa incorrere in errori. E si sa che se si sbaglia, con il fisco non si può rimediare facilmente.

Quali le novità nel modello precompilato?

Ricordiamo che i sostituti d'imposta e i datori di lavoro dovranno comunicare all'Agenzia delle Entrate nel mese di marzo i redditi corrisposti ai propri dipendenti, così come gli enti previdenziali saranno tenuti a comunicare i redditi da pensione.

Nella dichiarazione precompilata troveremo quindi questi dati e quelli relativi a mutui e certificazioni inoltrate dalle banche o assicurazioni. E fin qui nulla di straordinario. I dubbi arrivano allorquando si tratta di dover inoltrare alle Agenzie il modello.

Chi deve inoltrare alle Agenzie delle entrate e come, la dichiarazione completata?

Quali le preoccupazioni?

Molti si chiedono come fare. Come fare con le fatture per interventi di ristrutturazione o per il risparmio energetico, per la richiesta del rimborso? E nel caso della richiesta dei rimborsi per le spese mediche o dei costi per l'acquisto di medicinali, magari effettuati in farmacie diverse ed in diverse località, come faranno i dispensari farmaceutici a "colloquiare" ed a comunicare al fisco gli scontrini emessi?

Molti si chiedono come farà l'Agenzia delle Entrate a tenere correttamente la "contabilità" di milioni di scontrini, considerato che i contribuenti sono decine di milioni e che verosimilmente ognuno va in farmacia più di una volta nell'arco dell'anno, per sé e per i propri familiari? La preoccupazione sta nel dover fare file, oltre quelle abituali, anche presso gli uffici del fisco per correzioni, dimostrazioni, integrazioni per non incorrere in accertamenti indesiderati.

Bisognerà comunque recarsi presso un Caf, presso un commercialista, presso agenzie autorizzate per l'inoltro? Il gioco non regge la candela. A che serve la precompilazione se bisogna comunque rivolgersi a chi dovrà provvedere alla trascrizione dei dati ed al susseguente inoltro?

La precompilazione sarà vera agevolazione?

C'è anche chi si spinge oltre nelle perplessità, chiedendosi se la precompilazione sia effettivamente un'agevolazione per i cittadini o se non sia invece di utilità solo all'apparato burocratico statale. Molti sono, però, anche coloro che invitano a non essere pessimisti per partito preso. Certo, dicono costoro, non fasciamoci la testa in anticipo, ci vorrà del tempo ma alla fine i vantaggi per i contribuenti saranno visibili e tangibili. Il futuro è cominciato, seppur a fatica.