Anche per il prossimo anno saranno congelate le aliquote Imu e Tasi, ed il canone Rai non potrà superare i 113,50 euro. È quanto dispone un emendamento alla legge di Stabilità, presentato dallo stesso governo in commissione Bilancio in Senato che mira ad evitare il maxi-aumento della tassazione sull'abitazione principale. Sopra la legge di Stabilità si è abbattuta una vera e propria pioggia di emendamenti. Si tratta di ben ottanta proposte che non alterano l'impianto della manovra, e che vanno dalle novità sui giochi, agli incentivi per contrastare l'epatite C; risorse per sostenere il settore del latte; risoluzione dei debiti Pa; ed una modifica per l'allentamento del patto di stabilità delle Regioni.

Situazione tassazione sugli immobili

Sicuramente la novità principale della manovra è rappresentata dalla modifica della tassazione sulla casa, determinata soprattutto dal rinvio, al 2016, della "local tax", che avrebbe dovuto superare la questione dei balzelli comunali. Ma, in questa condizione, si rischia di vedere un nuovo aumento del tetto dell'aliquota per l'abitazione principale, dal 2,5 per mile, come previsto per quest'anno (con la possibilità, per i sindaci di portarla al 3,3 per mille), che rischia di salire fino al 6 per mille nel 2015. Dai 4 miliardi del 2012, si potrebbe arrivare, infatti ad un gettito complessivo di oltre 10 miliardi, solo per la prima casa.

Si tratta, insomma di una questione spinosa, che riporta sul tavolo il dibattito tra Stato e Comuni.

Lo scorso anno, infatti il governo aveva previsto per questi ultimi un cuscinetto di 625 milioni che, per ora, non compare nella manovra. In quest'ottica è subito intervenuto Piero Fassino, presidente dell'Anci che, ha ribadito come sarà possibile evitare dei nuovi ritocchi delle aliquote sulla casa, soltanto qualora il governo metterà a disposizione dei comuni italiani nuove e fresche risorse.

Le altre novità della manovra

In realtà le modifiche sono molteplici ed interessano diversi ambiti, nel tentativo di dare chiare risposte ai cittadini ed alle istituzioni su problemi non ancora risolti. Fissato un tetto al canone Rai che, subito dopo le festività, rappresenta un fardello per tutte le famiglie. Per il 2015 non potrà superare l'importo dell'anno precedente: 113,50 euro.

Modifiche al pacchetto Regioni e Province che prevede la riduzione dell'organico di Province e Città metropolitane, rispettivamente del 50 e 30%. Per i dipendenti eccedenti sarà prevista prioritariamente una mobilità verso regioni e comuni, ad eccezione del personale specificamente formato. Introdotto anche un incentivo alla lotta dell'epatite c con risorse fino ad un miliardo in 2 anni, destinate soprattutto al superfarmaco Sofosbuvir.

Previsti 130 milioni da destinare alla pulizia delle scuole ed esclusa l'edilizia scolastica dal patto di stabilità con incentivi per 100 milioni in due anni. Novità sul fronte dei giochi: anticipata al 2015 la gara del lotto e stop all'aumento del Preu con la riduzione dell'aggio.

Le entrate stimate sono di 350 milioni il primo anno e 380 nel secondo.

Per le periferie 50 milioni nel 2015. Duecento milioni per il progetto aerospaziale. Cinquanta milioni per il servizio civile. Venti milioni per favorire le assunzioni dei disabili. 12 milioni per Italia Lavoro e 6 all'Istituto italiano di tecnologia di Genova.  8 milioni nel 2015, e 50 nel 2016, per il Piano di sostegno al settore latte (fine del regime delle quote latte).