Il 16 dicembre, la fatidica ed onerosa data del 16 dicembre è ormai alle porte. Bussa alle porte dei contribuenti. Difatti la giornata del 16 è la data delle scadenze fiscali "da far tremare i polsi" come sostengono dalla CGIA di Mestre. Alla porta bussano l'Iva, l'Irpef, l'Imu, la Tasi e in moltissime località, anche l'ultima rata della Tari. "Una pioggia di scadenze -afferma Bortolussi della Cgia di Mestre - che potrebbe mettere in seria difficoltà molte famiglie e altrettante piccole imprese a causa della cronica mancanza di liquidità".

Ma il 2015 non sarà da meno, in termini di richieste di incassi da parte degli enti locali e dell'erario.

Chi sperava in una rivoluzione delle tasse sulla casa, certamente resterà deluso. Chi sperava di veder ridotto il pagamento del canone Rai, attraverso un nuovo sistema di calcolo, dovrà rivedere questa aspettativa.

Cosa c'è di nuovo? Cosa bussa alle porte dei contribuenti?

Facciamo il punto aggiornato alla data del 14 dicembre:

  • Innanzitutto restano la Tasi e l'Imu sulla prima casa, a causa dell'ormai certo slittamento al 2016 della tassa unica, denominata "Local tax". I conti non ci consentono al momento l'approvazione di una tassa unica, si creerebbe un buco enorme nelle casse dello Stato e l'Europa, con i suoi commissari, sarebbe lì pronta a bussare alle porte dell'Italia. Intanto un emendamento, per evitare l'impennata delle tasse sugli immobili, è stata fatto proprio dal Governo.

  • Il canone Rai per l'anno prossimo resterà invariato. Dovremo pagare lo stesso importo versato quest'anno e con lo stesso metodo. Arriverà a casa il bollettino con su contrassegnato l'importo e cioè Euro 113,50

  • notizie più rassicuranti arrivano sul versante scolastico. Per le scuole sono in arrivo 130 milioni di euro. Le spese per l'edilizia scolastica saranno escluse dal patto di stabilità. Lo prevede un emendamento del Governo stesso.

  • Nel mese di ottobre in un nostro articolo, riportavamo la notizia che la casa produttrice del Sofosbuvir, la Savoldi, era disponibile alla somministrazione del costoso farmaco con criteri di "appropriatezza" e vi informavamo dell'accordo raggiunto per il rimborso del farmaco per i pazienti affetti dall'epatite "C" . Ora il governo, nella legge di stabilità prevede un altro fondo di 100 milioni per il superfarmaco Sofosbuvir. Milioni che vanno ad aggiungersi agli altri 900 per gli obiettivi specifici del Fondo sanitario.